(ANSA) - MILANO, 22 APR - Il monitoraggio in alta definizione
dei terremoti nell'Alta Valle del Tevere dimostra che il suo
sistema di faglie (lungo quasi 60 chilometri) presenta zone con
comportamenti sismici diversi fra loro: la faglia principale,
più profonda, è caratterizzata da eventi solitari e una
percentuale più elevata di eventi di piccola magnitudo, mentre
le faglie secondarie più superficiali presentano una sismicità
con eventi che si verificano in sciami e una percentuale
inferiore di eventi di piccola magnitudo. Lo studio è pubblicato
sulla rivista Communications Earth & Environment dall'Istituto
Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.
I risultati contribuiscono a comporre un quadro più
dettagliato della sismicità del territorio che è compreso tra le
sorgenti del fiume Tevere sul Monte Fumaiolo fino al comune di
Umbertide (Perugia), a cavallo tra Toscana, Umbria e Marche.
I ricercatori guidati da Matteo Taroni hanno condotto
l'indagine utilizzando un catalogo sismico ad alta definizione
che copre il periodo tra il 2010 e il 2015. Grazie al progetto
Taboo dell'Ingv, che ha installato numerose stazioni sismiche
nella zona di studio, è stato possibile registrare anche
terremoti di magnitudo molto bassa, consentendo un'analisi
dettagliata del comportamento sismico. L'elemento di assoluta
novità della ricerca risiede nel collegamento tra due aspetti
della sismicità: quello temporale, che riguarda gli eventi
solitari e quelli 'clusterizzati' (cioè che avvengono in
sciami), e quello relativo alla distribuzione delle magnitudo
dei terremoti, nota come legge di Gutenberg-Richter. Questi due
aspetti sono strettamente correlati nel sistema di faglie
dell'Alto Tiberina. Dato che lo studio è stato condotto su
terremoti di magnitudo relativamente bassa (compresa tra 0.5 e
3.9), gli autori sottolineano che ulteriori ricerche saranno
necessarie per valutare se le stesse proprietà siano presenti
anche in eventi di magnitudo più elevata, potenzialmente dannosi
per le strutture. (ANSA).
Nuova luce sulle faglie dell'Alta Valle del Tevere
Monitorate in alta definizione dall'Ingv