Umbria

Tiro: Rossi scrive ad Abodi 'detassate premi a dilettanti'

Presidente Fitav, ora società sono oberate da burocrazia inutile

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 10 APR - Non esclude di stanziare, seguendo l'esempio di 'World Athletics', premi in denaro per i vincitori di medaglie d'oro alle prossime Olimpiadi; intanto Luciano Rossi, presidente dell'Issf, la federazione mondiale del tiro, veste i panni di n.1 della Fitav, ente nazionale del tiro a volo, e scrive al ministro dello Sport, Andrea Abodi per chiedergli di adoperarsi affinché "la tassazione sui premi agli sportivi dilettanti (che è al 20% ndr) venga eliminata". O che almeno venga applicata la bozza di modifica circolata lo scorso agosto, ovvero "l'applicazione di una soglia di esenzione - scrive Rossi al ministro dello Sport - di 300 euro per ciascun premio".
    Ma anche se così fosse, Rossi fa notare che "non si capisce perché i premi legati alla pura fortuna, come Enalotto, Gratta e Vinci, lotterie varie e bingo, godano di una fascia di esenzione di 500 euro mentre quella per gli sportivi sarebbe di 300".
    Infatti, secondo il presidente della Fitav, non si può privilegiare una vincita fortunosa rispetto a "un dilettante che paga tutto di tasca propria per allenarsi durante la settimana e magari si alza all'alba la domenica per partecipare a una competizione e magari conquista un premio".
    Intanto con le norme attuali, sottolinea Rossi, "si sta caricando di burocrazia tutte le associazioni dilettantistiche del nostro territorio, che quasi sempre sono gestite da volontari e appassionati, non certo preparati a gestire un ulteriore carico di pratiche amministrative (come ad esempio le migliaia di autocertificazioni degli atleti dilettanti che andranno a dichiarare di non aver percepito più di 300 euro all'anno)". Così le Asd, non solo quelle del tiro ma in generale, sono oberate "di una burocrazia eccessiva e del tutto inutile", e Rossi spera quindi che la sua richiesta non cada nel vuoto: "insisterò - dice - in questa mia 'battaglia' finché non mi daranno ascolto". (ANSA).
   

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