Umbria

Alternativa popolare, 'una nuova visione per la sanità'

Candidati per le Europee Cristian Brutti e Paola Pincardini

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 10 APR - Dalle liste di attesa al nodo dell'esodo dei medici dal territorio, il tema della sanità è stato al centro di una conferenza di Alternativa popolare, organizzata all'hotel La Rosetta di Perugia. A parlarne il candidato sindaco di Perugia Davide Baiocco, il candidato alla presidenza della Regione Riccardo Corridore e il responsabile del dipartimento salute di Ap, Aldo Tracchegiani.
    Nell'occasione sono stati presentati i candidati per le Europee, Cristian Brutti e Paola Pincardini.
    Sul tema delle liste di attesa, Baiocco ha spiegato che "una delle cose importanti è sicuramente eliminare il numero chiuso a medicina, importante per creare più medici". Il candidato sindaco, parlando dei medici di famiglia, evidenzia poi la necessità "di rivalutare una figura sobbarcata da una burocrazia che non gli permette di fare il compito che deve fare".
    Tra le idee supportate da Ap, c'è quella degli ospedali di comunità. "Al nord già li utilizzano, sono luoghi vicini alla gente dove ci si occupa di codici bianchi e verdi, o di pazienti che hanno bisogno di un controllo continuo e di una attenzione per quanto riguarda il monitoraggio costante della salute".
    Riccardo Corridore, secondo cui la sanità "è stata smantellata dalle scelte della sinistra e non migliorata dal governo Tesei", serve un diverso uso delle risorse: "I bilanci della Regione parlano chiaro: si spendono 2 miliardi di euro all'anno per la sanità, quindi da un punto di vista della progettualità c'è una gestione nel quinquennio di circa 10 miliardi di euro. Credo che con queste risorse, facendo i conti giusti, si possono risolvere tutti i problemi che ci sono".
    In cima alla lista mette "la realizzazione di nuovi ospedali", e la necessità di "una assistenza sanitaria vicina ai cittadini".
    Per il candidato presidente "al di là di Perugia e Terni ci sono tutta un'altra serie di città importanti dell'Umbria, ma ci sono anche i territori interni che sono abbandonati". Serve "creare una sanità che consente ai cittadini delle cure mediche, esami diagnostici nelle vicinanze di dove sono residenti, evitando il turismo sanitario, e rafforzare la sanità pubblica".
    Sul tema della sanità privata, evidenzia che "deve essere di ausilio e facoltà di chi ritiene di sceglierla". (ANSA).
   

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