Umbria

Tappa a Terni per la carovana dei diritti della Flc Cgil

'L'istruzione deve essere una su tutto il territorio nazionale'

Redazione Ansa

(ANSA) - TERNI, 26 FEB - È ripartito da palazzo Spada, a Terni, alla volta dell'Abruzzo il camper dei diritti della Flc Cgil, il sindacato delle lavoratrici e dei lavoratori della conoscenza. Una carovana che sta attraversando il Paese per incontrare e ascoltare i territori, "portando - spiegano i promotori - un messaggio molto chiaro: l'istruzione, diritto garantito dalla Carta Costituzionale, deve essere una su tutto il territorio nazionale".
    L'Umbria il camper l'ha girata in lungo e in largo: partito da Assisi si è spostato a Foligno per poi raggiungere l'alto Tevere e Gubbio e poi ancora Perugia, scendendo domenica verso Acquasparta e Orvieto, fino ad arrivare oggi a Terni. Ogni tappa è stata caratterizzata da incontri con la cittadinanza, le lavoratrici e i lavoratori di scuola e università, le istituzioni locali e, infine, i rappresentanti politici dell'opposizione che contrastano il disegno di legge Calderoli.
    A Terni, infatti, la carovana ha dato vita ad un'iniziativa pubblica in una gremita sala del Consiglio comunale a palazzo Spada, alla quale hanno partecipato - riferisce una nota della Cgil - Anna Ascani, vicepresidente della Camera, Antonio Caso, componente della commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati, Giuseppe Buondonno, insegnante di Lettere e responsabile nazionale scuola per Sinistra Italiana, e Gianna Fracassi, segretaria generale della Flc Cgil nazionale. Marco Vulcano, segretario generale della Flc Cgil di Terni, ha moderato il dibattito.
    "Trentamila chilometri per portare in tutto il Paese il messaggio che l'Italia è una, unica e unita e non può essere spezzata: questo è il senso del nostro viaggio - ha spiegato Fracassi - e in Umbria la risposta è stata importante". Il nostro obiettivo è di parlarne, informare e ribadire che scuola, università e ricerca pubblica sono il motore dello sviluppo, del benessere e della giustizia sociale del nostro Paese. E ovunque si nasca e si viva devono restare uguali". (ANSA).
   

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