Umbria

Marco, l'imprenditore che dà lavoro ai rifugiati

Il viticoltore umbro 'l'onorificenza importante per la mia vita'

Marco Caprai

Redazione Ansa

Da una decina di anni impiega operai immigrati nella sua azienda vitivinicola di Montefalco (Perugia): per questa che lui definisce "una buona pratica" utile agli stessi lavoratori ma anche all'agricoltura italiana, Marco Caprai, 60 anni, amministratore delegato dell'azienda Arnaldo Caprai, è stato insignito dal capo dello Stato, Sergio Mattarella, dell'Onorificenza di Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana.
    "E' un riconoscimento che mi fa particolarmente piacere - commenta, con l'ANSA - perché è indirizzato, sì, alla mia attività professionale, ma anche alla mia persona e all'impegno sociale che in questo senso ho messo in campo ormai da molti anni. E' un passaggio importante per la mia vita, una sorta di salto in avanti, di emancipazione".


    "La mia - ha sottolineato ancora - è un'attività economica normale, dove però abbiamo dato spazio anche alla solidarietà, all'etica sociale, pur nell'ottica del fare impresa. Spero che questo riconoscimento possa contribuire a fare conoscere e a divulgare questa nostra buona pratica e che sia di buon esempio anche per molti altri imprenditori".
    Il progetto era stato avviato circa otto anni fa attraverso una collaborazione con la Caritas ed ha dato la possibilità ad oltre 200 persone richiedenti asilo, di trovare un impiego presso la cantina. Al momento gli operai stranieri impiegati nell'azienda sono una trentina, di 23 diverse nazionalità, tutti in possesso di permesso di soggiorno come rifugiati e tutti stagionali assunti come salariati agricoli. In media lavorano fino a 180 giornate l'anno.


    "L'utilizzo di queste persone - ha spiegato Caprai, che è anche membro della giunta nazionale di Confagricoltura - permette loro di migliorare la propria condizione di vita, ma con la crisi demografica in atto, è anche una importante possibilità per mantenere competitivo il mondo dell'agricoltura". "È la prima volta che questa onorificenza viene assegnata a un produttore di vino: questo riconoscimento dimostra anche la straordinaria capacità dell'agricoltura di integrare e includere. Vorrei che il terzo settore forse più coraggioso nel guardare alle capacità dell'impresa e soprattutto dell'impresa agricola".
    Lo scorso giugno il valore etico dell'azienda umbra era stato riconosciuto anche dall'Unhcr con il titolo "Welcome. Working for refugee Integration", mentre a novembre è stata la volta del Premio Viticoltore Etico assegnato dalla guida 100 Vini e vignaioli d'Italia. L'azienda è stata fondata nel 1971 da Arnaldo Caprai. Il figlio Marco ha preso il timone nel 1988 rilanciando, fra l'altro, a livello internazionale il Sagrantino.
   

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