Umbria

E' in aumento in Umbria il numero degli apicoltori

Aggiornamento organizzato a Umbertide dalla Molini Popolari

Redazione Ansa

(ANSA) - UMBERTIDE (PERUGIA), 14 FEB - E' in aumento in Umbria, il numero degli apicoltori: è emerso da un corso di aggiornamento nella sede centrale della Molini Popolari Riuniti, a Umbertide, che lo ha organizzato, al quale hanno partecipato una novantina di persone, in gran parte professionisti e provenienti da tutta la provincia di Perugia e non solo. In particolare, a illustrare loro le nuove normative in materia, gli aspetti tecnici e tutte le misure e gli adempimenti necessari per svolgere al meglio la professione di apicoltore è stato Piero Macellari, veterinario responsabile del servizio Igiene degli alimenti di origine animale della Usl Umbria 1, coadiuvato dal veterinario Alfio Tosti. A introdurre i lavori, per la Molini Popolari Riuniti è intervenuto Stefano Casagrande, responsabile dei punti vendita della cooperativa.
    "Il miele - ha infatti spiegato Macellari - è sinonimo di genuinità ed è importante che le norme che regolano questo settore siano chiare e applicate correttamente per far si che il miele mantenga ancora questa sua caratteristica di genuinità.
    L'altro problema è legato a due aspetti: da un lato l'inquinamento ambientale e l'utilizzo a volte eccessivo di alcuni pesticidi che sono particolarmente nocivi per l'apicoltura; dall'altro, il cambiamento dei cicli della stagionalità che sta cambiando anche il ciclo biologico dell'ape con ripercussioni nelle sua capacità produttive e, quindi, nella loro sopravvivenza".
    Nonostante queste criticità, comunque, il numero degli apicoltori in Umbria è in crescita, come testimonia anche la forte partecipazione all'incontro. "Stanno aumentando in particolare gli hobbisti - ha fatto sapere Macellari - il cui lavoro ha un'importanza notevole per il mantenimento della biodiversità in natura. Per quanto riguarda i professionisti abbiamo alcuni importanti realtà che svolgono un'attività veramente notevole anche dal punto di vista quantitativo e per cui riescono a far conoscere il nostro prodotto in tutta Italia e anche all'estero". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it