Umbria

Nuova edizione per 'Il sangue delle donne' di Alvaro Fiorucci

Nel volume gli ultimi casi e un intervento di Sergio Sottani

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 09 FEB - A dieci anni dalla prima uscita è nelle librerie e negli store online una nuova edizione de "Il sangue delle donne- cronache dal Codice Rosso" di Alvaro Fiorucci pubblicato da Morlacchi Editore.
    Oltre alle cronache aggiornate dei casi di femminicidio avvenuti in Umbria (oltre 50) il volume è arricchito dalle analisi che del fenomeno fanno il procuratore generale della repubblica Sergio Sottani, la sociologa Silvia Fornari e il responsabile dello sportello perugino degli uomini maltrattanti Federico De Salvo. Contributi che - sottolinea l'autore - approfondendo i casi consentono al lettore una compiuta comprensione delle dinamiche culturali, sociali e politiche a compendio del necessario racconto cronachistico da cui tutto inizia.
    Il procuratore generale di Perugia Sergio Sottani, nell'intervento allegato al libro, sottolinea che "la repressione penale da sola non basta ad arginare il fenomeno criminale". "Così come - aggiunge - la prevenzione non può limitarsi alla pur doverosa attività delle forze di polizia, che si manifesta, ad esempio, con l'utile strumento dell'ammonimento del questore. Altrettanto opportuna l'estensione anche ai soggetti violenti di misure di prevenzione, quali la sorveglianza speciale e l'obbligo di soggiorno. La prevenzione deve essere anche e, direi, soprattutto di ordine culturale. Un mutamento di modelli di riferimento, di codici di comportamento, di grammatica del vivere e di sintassi comunicativa. Un cambiamento che deve coinvolgere il ruolo educativo della scuola ma che non può prescindere da un ribaltamento del paradigma funzionale dei ruoli all'interno della famiglia, sia essa tradizionale o liquida".
    Per la sociologa Silvia Fornari "Alvaro Fiorucci da esperto giornalista di cronaca nera, nella riedizione del libro Il sangue delle donne ripropone le storie e le dinamiche dei tanti femminicidi avvenuti nella nostra Regione, decidendo, a distanza di dieci anni dalla sua pubblicazione di aggiorna il volume con altre storie di donne che ora non ci sono più". (ANSA).
   

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