Umbria

Cantone, stupito che in Pnrr corruzione non sia citata

"Materia vive alti e bassi" sottolinea ex presidente Anac

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTA' DI CASTELLO (PERUGIA), 17 NOV - "La materia della corruzione vive alti e bassi, ci sono momenti in cui va molto di moda e momenti in cui va molto meno di moda. Io per esempio da cittadino mi sono stupito adesso nel vedere che nel Pnrr la parola corruzione non viene proprio citata": a rilevarlo è stato Raffaele Cantone, già presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione e ora procuratore di Perugia. Il magistrato è intervenuto alla "Quinta giornata della trasparenza", che si è svolta a Città di Castello presso la biblioteca Carducci.
    "Non molti hanno compreso e capito cosa sia la trasparenza e le sue potenzialità, che non è semplicemente un istituto anti-corruzione ma è anche una grande occasione per l'amministrazione, per esempio per comunicare con i cittadini" ha detto Cantone, secondo quanto riporta una nota del Comune tifernate.
    Nell'occasione, alla presenza del sindaco, Luca Secondi e dell'assessore alla Cultura, Michela Botteghi è stato presentato il libro del professor, Enrico Carloni, ordinario di Diritto amministrativo e direttore del Centro studi legalità e partecipazione del Dipartimento di Scienze politiche dell'Università degli studi di Perugia, "Il paradigma trasparenza. Amministrazioni, informazione, democrazia". Ha coordinato la giornalista, Sara Scarabottini.
    "In dieci anni - ha ricordato ancora Cantone - sono state messe in campo una quantità enorme di normative che riguardano la corruzione".
    "La trasparenza - ha quindi sostenuto Carloni - è però non solo un principio posto a presidio della legalità dell'azione pubblica, ma più complessivamente 'paradigma' di un diverso rapporto tra amministrazione e cittadino: un'amministrazione pienamente rispondente ai principi costituzionali, al servizio dei cittadini, che si rende comprensibile, che cerca di andare incontro ai bisogni e alle esigenze delle persone evitando di nascondersi dietro veli di opacità e di segreto, come spesso è invece accaduto". (ANSA).
   

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