Umbria

Stalking a medico Asl, ex dipendente non deve avvicinarsi

Disposto in indagini carabinieri dopo irruzione in ambulatorio

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTA' DI CASTELLO (PERUGIA), 14 OTT - Licenziata da tempo per gravi problemi relazionali e comportamentali all'interno di una struttura sanitaria del tifernate, una ex dipendente si è ripresentata presso l'ambulatorio dove prestava servizio un medico della Asl locale e, dopo avere interrotto bruscamente l'attività lavorativa, aveva preteso l'immediato reintegro sul posto di lavoro. Lo hanno accertato i carabinieri di Città di Castello che hanno dato esecuzione ad un provvedimento di divieto di avvicinamento emesso dal gip di Perugia per atti persecutori.
    Gli investigatori spiegano che il provvedimento costituisce l'epilogo di un ennesimo episodio di stalking, che da molti anni, ha visto vittima un medico dell'Asl. Le circostanze denunciate sono state oggetto di tre procedimenti penali definiti - si spiega in una nota diffusa dalla Procura di Perugia - con sentenze di condanna della sessantenne.
    L'interruzione dell'attività lavorativa dell'ambulatorio - viene spiegato ancora - aveva provocato problematiche sia nella gestione dei pazienti in attesa di essere visitati sia allo stesso professionista. Il quale, esasperato, ha presentato l'ennesima denuncia nei confronti della donna.
    Gli elementi investigativi raccolti dai carabinieri hanno portato la Procura a chiedere ed ottenere il divieto di avvicinamento, con la prescrizione di mantenere una distanza non inferiore ai 500 metri dalla persona offesa, esteso anche a tutti i luoghi abitualmente da questa frequentati. (ANSA).
   

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