Umbria

Partecipanti a Master Safe in visita a Galleto

Formazione e sicurezza sul lavoro protagoniste della giornata

Redazione Ansa

(ANSA) - TERNI, 18 LUG - I partecipanti al Master Safe in "Gestione delle Risorse Energetiche", giunto alla 23/a edizione (www.safeonline.it), accompagnati dalla responsabile del percorso formativo Mimma D'Andria, hanno visitato la centrale idroelettrica di Galleto grazie a un'iniziativa in collaborazione con Enel Green Power. I 19 neolaureati hanno svolto un tour all'interno dell'impianto e a seguire hanno visitato la Cascata delle Marmore.
    Il gruppo, accolto da Enrico Paganini responsabile O&M Hydro/Terni di Enel Hydro Appenino, ha potuto approfondire la storia e l'attività del polo idroelettrico umbro. La centrale di Galleto ha una potenza installata di 326 MW, viene alimentata dal fiume Velino e dal canale Medio Nera attraverso l'invaso di Piediluco, ed è in grado di produrre energia rinnovabile.
    L'impianto è oggetto di iniziative e visite in collaborazione con istituti scolastici primari, secondari di primo e secondo grado, università, ricercatori e gruppi organizzati, in rappresentanza di associazioni, enti di settore e centri di ricerca.
    Galleto fa parte di un importante complesso idroelettrico che Enel Green Power - riferisce una nota dell'azienda elettrica - ha riacquisito recentemente con impianti dislocati tra Umbria, Lazio e Marche con una capacità installata di 527 MW. Sono entrati a far parte del Gruppo Enel 113 addetti tra tecnici specializzati nella gestione operativa degli impianti, specialisti di energy management e staff dedicate. In seguito all'operazione, infatti, il Gruppo Enel ha raggiunto in Italia circa 13 GW di capacità idroelettrica installata, per una capacità rinnovabile complessiva - compresa quella geotermica, eolica e fotovoltaica - di circa 14,5 GW.
    Le infrastrutture ed impianti dell'Area idroelettrica di Terni, realizzati a partire dalla prima metà del '900, hanno anche un valore storico e architettonico importante, e sono ubicati nelle province di Terni, Perugia, Rieti e Macerata. Complessivamente si tratta di un reticolo idrico di 19 centrali di produzione, 7 installazioni minori dedicate al recupero energetico dei deflussi ecologici, e 7 grandi dighe, esteso nei bacini idrografici dei fiumi Velino, Nera e Tevere. (ANSA).
   

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