Umbria

Sindacati, in Umbria l'estate più difficile per gli anziani

"Sistema sanitario prossimo al collasso,tagli Tpl e isolamento"

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 06 LUG - "I contagi sono tornati a livelli da allarme rosso e l'Umbria detiene ancora una volta il record di posti letto occupati da pazienti Covid (il 22,1%, dato più alto d'Italia). In tutto questo è chiaro che le persone anziane sono sempre quelle più a rischio - affermano i segretari di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil dell'Umbria, Maria Rita Paggio, Luigi Fabiani e Francesco Ciurnella - e lo sono soprattutto perché a fronte dell'esplosione di una nuova fase della pandemia, il sistema sanitario regionale è prossimo al collasso. Si cancellano le Usca e la proroga dei contratti Covid non basta a garantire la copertura dei servizi attraverso le nuove Uca, anche perché continua l'esodo di tanti professionisti verso altre regioni".
    "Al contempo - aggiungono Paggio, Fabiani e Ciurnella - i medici di medicina generale continuano ad andare in pensione senza essere sostituiti".
    Secondo i sindacati, "tra liste d'attesa infinite e pronto soccorso sempre più ingolfati", di fatto, "ormai per molti anziani umbri accedere ai servizi sanitari pubblici è quasi impossibile".
    Accanto all'emergenza sanitaria c'è poi quella sociale. Secondo i sindacati, sarebbe necessario un intervento di inclusione sociale e di presa in carico da parte delle istituzioni pubbliche. Presa in carico che diventa "fondamentale per i non autosufficienti". "Il Prina (Piano regionale integrato non autosufficienza) per il biennio 2022-2024 non è stato ancora presentato e siamo lontanissimi dagli obiettivi europei di presa in carico".
    Ad aggravare il tutto - osservano i sindacalisti - i tagli al trasporto pubblico locale.
    "Le persone anziane - concludono - non possono essere vittime dell'incapacità della politica e delle istituzioni di dare adeguate risposte. Risposte che Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil hanno indicato nella loro piattaforma regionale, presentata lo scorso giugno". "Ma siamo ancora in attesa di una convocazione da parte della Regione e dell'Anci. Forse la condizione delle persone anziane in Umbria non è per loro una priorità. Se così fosse siamo pronti ad intraprendere tutte le iniziative necessarie". (ANSA).
   

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