Umbria

Per monsignor Sorrentino mezzo secolo da sacerdote

E' vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno

Redazione Ansa

(ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 27 GIU - Ha celebrato mezzo secolo di ordinazione sacerdotale monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno.
    "Sono tanto gioioso per questo giorno di grazia che il Signore mi fa in ricordo di una grazia che risale a 50 anni fa. Nel suo cuore risale all'eternità perché tutto quello che Egli pensa per noi lo sogna da sempre e dunque sentirmi ancora nel suo sguardo d'amore mi fa tanto bene. Mi fa tanto bene anche sentirmi insieme a voi nello stesso sguardo d'amore" ha sottolineato il presule domenica 26 giugno all'inizio della santa messa presieduta nella cattedrale di San Rufino.
    Rito concelebrato da monsignor Marcello Bartolucci, segretario emerito della Congregazione delle cause dei santi, dal vicario generale della diocesi di Foligno, mons. Giovanni Nizzi, dal priore della cattedrale don Cesare Provenzi, da numerosi presbiteri delle due diocesi, dai custodi delle due Basiliche papali, padre Marco Moroni e padre Massimo Travascio. Con la cattedrale gremita da tantissime suore e religiose di diverse congregazioni oltre a un centinaio di fedeli.
    "In cinquanta anni di predicazione - ha detto commosso il vescovo durante l'omelia - ho imparato a sentire sempre la Parola di Dio, proclamata per la liturgia, come qualcosa di provvidenziale che giunge sempre al momento giusto.
    Razionalmente sembrerebbe che questo non debba avvenire perché si tratta di letture programmate secondo l'anno liturgico e secondo un certo ordinamento eppure nella grandezza e nella sapienza di Dio ho sempre sentito questo aspetto misterioso della Parola che pur già regolamentata e programmata giunge sempre in modo da dirti una cosa speciale e una cosa per te che è proprio quella cosa necessaria per te. Ogni giorno, è veramente commovente pensarlo, da 50 anni non si è mai negato alla Parola della consacrazione. Ogni giorno è sceso umile su questo altare dalla sede legale, direbbe San Francesco". (ANSA).
   

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