Umbria

Influenza: in anziani aumenta la perdita di autosufficienza

In diabetici squilibri zuccheri. Vaccino alto dosaggio protegge

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 06 GIU - "L'influenza aumenta la probabilità di andare incontro a infarti, ictus, polmoniti e malattie neurologiche, soprattutto tra gli anziani. Proprio loro, in particolare, hanno un rischio molto elevato di perdita di autosufficienza in caso di episodio acuto di influenza, pari a circa il 15%". Lo ha spiegato Stefania Maggi, professoressa presso CNR - Istituto di Neuroscienze e Invecchiamento di Padova, durante il convegno 'Vaccinare è proteggere', nell'ambito della campagna promossa da Sanofi, che oggi vede a confronto esperti e istituzioni delle Regioni Abruzzo, Marche e Umbria.
    L'influenza, ha detto Maggi, "rende l'anziano più vulnerabile e può portare a quella che noi geriatri definiamo 'disabilità catastrofica'. Ovvero se fino a quel momento poteva mantenere un suo equilibrio, anche con malattie preesistenti, con l'episodio influenzale lo perde e diventa necessaria un'assistenza continuativa". Il problema delle complicanze del virus influenzale, indipendentemente dall'età, riguarda in particolare chi ha il diabete. "L'influenza - ha spiegato - è un fattore che porta a squilibri del metabolismo, perché può aumentare il rischio di iper e ipoglicemie, che possono portare a conseguenti cadute, con fratture, allettamento e ulteriori complicanze".
    A pazienti anziani e fragili è destinato, per questo, il vaccino antinfluenzale quadrivalente ad alto dosaggio, che contiene una quantità di antigene 4 volte superiore a quelli standard. "Le evidenze cliniche emerse da studi clinici randomizzati, svolti in diverse stagioni e quindi con diversi ceppi di virus - ha aggiunto Maggi - supportano il suo utilizzo come vaccino di elezione nella popolazione anziana fragil,e perché comporta una efficacia clinica superiore nella prevenzione dell'influenza rispetto al vaccino a dosaggio standard, con conseguente ma maggiore efficacia nel ridurre le ospedalizzazioni per tutte le cause e ricoveri per complicanze respiratorie e cardiovascolari". (ANSA).
   

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