Umbria

P.Fioroni, bene ok a mozione su inclusione femminile nel lavoro

"Consiglio regionale dell'Umbria ha preso una posizione chiara"

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 25 MAG - "Approvando la mia mozione relativa alle misure di welfare per promuovere l'inclusione femminile nel mondo lavorativo il Consiglio regionale dell'Umbria ha preso una posizione chiara, riconoscendo che famiglia e lavoro siamo due elementi molto interconnessi che possono definire l'attrattività di un territorio. Due pilastri del benessere complessivo che qualificano lo stato di una comunità e per questo non comprendo l'astensione dei consiglieri di minoranza su un argomento trasversale e fondamentale per la ripresa sociale, demografica ed economica della regione". Lo afferma il consigliere Paola Fioroni (Lega - vicepresidente Assemblea).
    "La difficoltà di conciliazione fra vita e lavoro - evidenzia Fioroni - impone una riflessione globale che deve valorizzare la maternità e l'accesso delle donne al mondo del lavoro in maniera coincidente e non alternativa. Serve dunque un welfare che vada in questa direzione e cambi anche la concezione di cura che ancora spetta al 70 per cento alla donna mentre la famiglia concepita in senso unitario fa sì che il ruolo di cura sia assunto in un'ottica collettiva. La riduzione del gap di partecipazione delle donne potrebbe avere anche un positivo impatto sull'economia, con un rilevante incremento del Pil quale conseguenza diretta, secondo le stime di Banca d'Italia e Ocse".
    "La pandemia da Covid-19 - rileva Paola Fioroni - ha messo in evidenza le distorsioni, le iniquità e le discriminazioni presenti nel mondo lavorativo e sociale".
    "Appare necessario, e l'approvazione della mia mozione indica proprio questa strada, sostenere la promozione del lavoro delle donne e della conciliazione tra i tempi di vita e lavoro.
    Ridurre le disparità di genere predisponendo un piano straordinario di misure che finanzi i progetti che valorizzano il ruolo e la capacità delle donne nel mondo produttivo.
    Promuovere efficaci politiche di conciliazione tra vita lavorativa e familiare. Sostenere l'inserimento lavorativo di donne vittime di abusi e di violenza e di donne con disabilità.
    Incentivare e finanziare i progetti delle imprese finalizzati a favorire un incremento della presenza femminile nelle posizioni di rilevanza strategica e a sostenere e supportare la genitorialità". (ANSA).
   

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