Umbria

Vescovo Assisi, importante che le pietre tornino a parlare

Da porta spoliazione auspica "conversione radicale al Vangelo"

Redazione Ansa

(ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 21 MAG - "Crediamo sia importante che queste pietre tornino a parlare. Erano state coperte, le abbiamo dissepolte": lo ha sottolineato il vescovo di Assisi, monsignor Domenico Sorrentino, in occasione della riapertura, dopo 800 anni, della porta del santuario della Spogliazione, dove San Francesco rinunciò ai suoi beni. "Da questo luogo riproponiamo l'esigenza di una conversione radicale al Vangelo e di un modo bello, grande di guardare al mondo e alla società" ha aggiunto.
    "Abbiamo riscoperto l'antico vescovado - ha detto ancora monsignor Sorrentino -, con l'antica porta in cui Francesco è entrato come il giovane più ricco, uno dei più ricchi di Assisi e ne è uscito povero, spogliato di tutto, perché aveva deciso di essere un uomo libero, tutto di Dio e tutto dei fratelli".
    Grazie a un finanziamento della Conferenza episcopale italiana e del Ministero della Cultura, il vescovado tornerà come era al tempo di San Francesco. Il primo passo è stato appunto la riapertura dell'antica porta di accesso nell'ambito dell'intervento di recupero del palazzo vescovile.
    Al termine dei lavori di recupero il complesso potrà essere visitato anche dai turisti e pellegrini che giungeranno ad Assisi. Una possibilità e una scoperta avvenute grazie al lavoro dello storico Francesco Santucci.
    All'inaugurazione della porta ha assistito anche Elvira Cajano, sovrintendente Archeologia, Belle arti e paesaggio dell'Umbria, che ha raccontato la sua "emozione per la riapertura di questo luogo che ha un grande significato religioso, storico e culturale". "Un'importanza - ha aggiunto - sostenuta dal ministro Dario Franceschini che ha dato un finanziamento cospicuo che permetterà di riunire le tante realtà presenti nel palazzo vescovile (il Museo della Memoria, il Santuario della Spogliazione e il restauro delle mura) permettendo un restauro effettivo. Si tratta di un lavoro di grande importanza per la città, ma anche per l'Italia e per il mondo, una ricchezza per i turisti e per tutti che permetterà di conoscere e ritrovare le proprie radici". (ANSA).
   

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