Umbria

Associazioni Lgbti promuovono il primo Umbria Pride

Il 25 giugno corteo regionale a Perugia

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 15 MAR - Dopo l'esperienza del Perugia Pride, che per sette anni ha portato in piazza e per le strade del capoluogo migliaia di persone, e dopo due anni di stop a causa della pandemia, le associazioni gay, lesbiche, bisessuali, trans* e intersex dell'Umbria annunciano il primo Umbria Pride, una grande manifestazione regionale per la promozione e la tutela dei diritti. Del coordinamento Umbria Pride fanno parte Agedo Terni, Amelia Pride, Esedomani Terni, Famiglie Arcobaleno e Omphalos Lgbti.
    "L'Umbria Pride - spiegano i portavoce delle cinque organizzazioni - nasce dalla volontà di coordinamento delle principali realtà Lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, trans* e intersex) umbre. Lo scopo è quello di promuovere i diritti della nostra comunità regionale e di favorirne il benessere e le rivendicazioni tramite l'organizzazione del Pride regionale e di eventi, manifestazioni, campagne e iniziative ad esso collegate.
    Il coordinamento Umbria Pride si pone l'obiettivo di parlare di diritti e rispetto delle differenze in tutti i territori della nostra regione, anche fuori dai grandi centri, incentivando la nascita di nuove realtà di aggregazione che perseguono gli stessi scopi del coordinamento e mettendo in rete quelle realtà già esistenti".
    Il corteo conclusivo dell'Umbria Pride si terrà sabato 25 giugno e sarà preceduto da un nutrito cartellone di eventi, appuntamenti culturali, dibattiti e rassegne organizzate in tutta la regione, per approfondire le tematiche e le rivendicazioni del movimento Lgbti.
    "Le rivendicazioni del coordinamento - continuano gli organizzatori - sono quelle proprie del movimento Lgbti+ italiano ed in quanto tali sono intersezionali alle lotte femministe, dei lavoratori e delle lavoratrici, antifasciste, ecologiste, antirazziste, antiabiliste ed in generale laiche e progressiste, nella piena convinzione che soltanto la piena espressione dei diritti sociali e di quelli civili garantisca la dignità e la realizzazione personale". (ANSA).
   

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