Umbria

Accompagnava bimbi di Chernobyl, paura per la centrale stanotte

"Esplosione a Zaporizhzhia sarebbe stato disastro per l'umanità"

Redazione Ansa

(ANSA) - ORVIETO (TERNI), 04 MAR - "Se stanotte l'attacco russo avesse fatto esplodere la centrale nucleare di Zaporizhzhia sarebbe stato un disastro per l'umanità": a dirlo all'ANSA è Giulia Evanova, l'interprete che agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso aveva accompagnato per tre, quattro anni i bambini di Chernobyl a Orvieto e nei paesi limitrofi per "soggiorni di risanamento", che consentivano ai piccoli di vivere un periodo lontano dalle radiazioni.
    Giulia, assieme al marito e al figlio, subito dopo l'invasione della Russia, è riuscita a fuggire nei giorni scorsi da Kiev, per trovare rifugio a Leopoli, da dove risponde al telefono.
    "Abbiamo avuto davvero tanta paura questa notte. La gente della mia generazione - racconta - sa benissimo quali sono le conseguenze di una fuga radioattiva, tutti ricordano Chernobyl".
    "Ma la centrale presa di mira poche ore fa - spiega la donna - è molto, ma molto più grande di Chernobyl. Meglio non pensare cosa sarebbe potuto accadere". (ANSA).
   

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