Umbria

Cittadinanzattiva fortemente critica su Piano sanitario Regione

"Rappresentiamo i cittadini, non possiamo essere ignorati"

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 09 FEB - È "fortemente critico" il giudizio di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato dell'Umbria sul Piano sanitario della Regione: mettendolo a confronto con i criteri del Patto per la salute nazionale, chiede quindi un confronto "per dirimere dubbi e perplessità".
    " Le buone intenzioni non devono restare sulla carta - dice il segretario regionale Paola Giulivi - concordiamo sull'urgenza di garantire a tutti i cittadini umbri equità di accesso alle cure, attraverso il passaggio dalla vecchia visione 'ospedalocentrica' alla medicina sul territorio, ma vorremmo capire come si pensa di attuare questa trasformazione e conoscere il cronoprogramma delle principali azioni che saranno messe in campo".
    La carenza della medicina territoriale è solo una visione parziale delle problematiche emerse con la pandemia da Covid-19.
    " Un piano pandemico esisteva - aggiunge Giulivi - anche se non aggiornato e l'impreparazione ha prodotto disservizi per migliaia di cittadini che non si sono potuti curare".
    " Non pensiamo certo che sia facile trovare delle soluzioni - dicono i coordinatori dei Tdm (Tribunali per i diritti del malato) dell'Umbria - noi diamo voce a chi non ne ha e ha urgenza di essere ascoltato e curato".
    " Prima di tutto - affermano - va risolto il problema della mancanza cronica di medici specialisti e personale infermieristico".
    Viene poi affrontato il tema della riduzione del numero dei distretti da 12 a cinque, "assolutamente pochi rispetto alle esigenze dei cittadini". "Quanto ci piacerebbe avere il 'distretto ideale' di Agenas in ogni nostro territorio", dicono ancora, fra l'atro, i volontari dei Tribunali per i diritti del malato dell'Umbria.
    "Per quanto riguarda gli ospedali nel Piano si legge quanti ospedali rimarranno tali, ma non si sa quali e, non si chiarisce se questi saranno collegati funzionalmente con altre strutture della rete ospedaliera e territoriale". (ANSA).
   

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