Umbria

Coletto, in Umbria dati da zona bianca

Occupazione terapie intensive al 7.9%, (il 10% è da zona gialla)

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 20 GEN - "I dati ci dicono che anche questa settimana dovremmo rimanere in zona bianca": ad affermarlo, l'assessore regionale alla Salute, Luca Coletto. Lo ha fatto nel corso della consueta videoconferenza stampa settimanale di aggiornamento sull'andamento epidemiologico del Covid-19 in Umbria, affiancato dal direttore regionale Salute e Welfare, Massimo Braganti, dal commissario straordinario regionale per l'emergenza Coronavirus, Massimo D'Angelo, e l'amministratore unico di Umbria digitale, Fortunato Bianconi.
    I dati infatti dicono che l'occupazione delle terapie intensive è al 7.9%, con dieci posti occupati dei 127 possibili (il 10% è la soglia per la zona gialla), anche se, ha poi evidenziato Coletto, "abbiamo leggermente superato di circa un punto quella che è la percentuale di occupazione dell'area medica, composta dalla semintensiva e medicina generale".
    "L'area medica è quella più interessata oggi perché le forme severe sono ridotte grazie all'intervento vaccinale" ha precisato il commissario D'Angelo.
    L'obiettivo che la Regione si sta dando, ha poi affermato l'assessore, "è quello di un equilibrio difficile da mantenere ma ci stiamo riuscendo grazie all'uso delle semintensive, al coordinamento del commissario e dei presidi ospedalieri, e grazie a quello che è un monitoraggio continuo con la professoressa Mencacci che ci segnala puntualmente le varianti in arrivo".
    "Dal Covid-madre siamo passati alla Delta e ora Omicron, con varianti che hanno comportamenti diversi ma che stiamo gestendo" ha aggiunto Coletto.
    L'assessore ha infine voluto sottolineare che "non abbiamo eletto nessun presidio ospedaliero ad ospedale Covid, ma stiamo distribuendo i pazienti sul territorio in modo che non ci siano punti di appoggio regionali per quanto riguarda il Covid".
    "In questo modo - ha proseguito - non blocchiamo le attività importanti come quelle chirurgiche, oncologiche e di screening visto che l'Umbria è ancora la prima regione per screening nonostante la pandemia". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it