Umbria

Tesei, 2022 anno di crescita ma problemi da contrastare

Affrontare fra l'altro calo delle nascite, fuga dei giovani e povertà

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 13 GEN - "Un anno di crescita e di rinascita ma che vede all'orizzonte problematiche da esaminare e da contrastare al più presto, come il calo delle nascite, la fuga dei giovani, la non partecipazione femminile al mondo del lavoro e la povertà": così ha definito l'anno appena iniziato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, durante la presentazione della relazione economico sociale relativa al 2021,"L'Umbria che riparte", dell'Agenzia Umbria Ricerche. "Su queste tematiche - ha osservato - i politici non si possono più permettere una visione a corto raggio".
    La ricetta socio-economica "non cambierà" ha spiegato Tesei: "Come abbiamo già messo in evidenza sul Def regionale, il lavoro sarà ancora al centro di tutto questo perché la regione deve ripartire dalle imprese, visto che sono queste a creare occupazione. La carenza di personale qualificato ci fa capire che molti giovani se ne sono andati dall'Umbria e per questo stiamo cercando di invertire la tendenza".
    "Anche sul fronte dell'occupazione delle donne - ha spiegato la presidente - si stanno creando le condizioni per far sì che queste, anche quindi per chi ha figli, possano lavorare con tranquillità".
    Sul tema della denatalità, Tesei ha poi ricordato che "a partire dal 2008 l'Umbria ha perso numeri importanti". "Visto che in 11 anni questa problematica non è mai stata affrontata - ha aggiunto - oggi lo vogliamo fare anche perché il Covid non ha certo aiutato ma anzi ha amplificato tutto".
    Le "leve" che saranno mosse dal governo regionale, ha infine spiegato Tesei, "saranno quelle del Pnrr, con l'Umbria che si è aggiudicata 1,5 miliardi di investimenti strategici, e della nuova programmazione comunitaria". "Ora - ha concluso la presidente - dobbiamo dimostrare di saper programmare bene perché lo sforzo sarà quello di indirizzare queste risorse nel modo giusto per farle ricadere sulla comunità regionale".
    (ANSA).
   

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