(ANSA) - PERUGIA, 30 DIC - "Una riduzione importante,
navighiamo a vista": il direttore generale del Perugia Calcio
Gianluca Comotto commenta così la riduzione al 50% della
capienza degli stadi decisa dal Governo per la risalita dei
contagi Covid. Numeri ancora minori per il Renato Curi, già
oggetto di una decurtazione degli spazi per motivi di sicurezza,
in attesa di importanti lavori di adeguamento, già programmati.
"La nostra situazione è particolare - ha detto Comotto
rispondendo all'ANSA -, siamo già al 50 per cento, quindi
andiamo al cinquanta del cinquanta".
Tenendo conto del prolungato periodo di restrizioni in fatto
di spettatori, comincia a pesare sempre più "un impatto
economico devastante". Il Perugia, impegnato nel campionato di
Serie B, prima dell'emergenza Covid-19 era "una società fra le
prime a livello di pubblico", ha ricordato Comotto. L'incertezza
dettata dalla situazione sanitaria è stato "uno dei motivi per
cui non abbiamo fatto abbonamenti".
Nuove limitazioni permettendo, nel mese di gennaio
cominceranno i lavori per l'adeguamento strutturale della curva
nord. Il Comune ha investito intanto 1,3 milioni, puntando a
rendere quel settore fruibile alla massima capienza (circa 5mila
posti) per il prossimo campionato. "Siamo in attesa e siamo
fiduciosi - spiega Comotto -. È un settore importante, anche
come spinta per i ragazzi".
Intanto il Curi, alla ripresa del campionato di B, sarà
fruibile nel complesso per poco più 5 mila spettatori. (ANSA).
Dg Perugia, su capienza stadi navighiamo a vista
"Causa lavori al Curi siamo al 50% del 50%" dice Comotto