Umbria

Luci natalizie illuminano torre centrale Enel Pietrafitta

Accanto a quella "rivestita" dal tricolore

Redazione Ansa

(ANSA) - PIEGARO (PERUGIA), 22 DIC - Dopo l'illuminazione tricolore del 2020, la centrale elettrica di Pietrafitta si è rivestita nuovamente di luce: a fianco della torre refrigerante a tinte verdi, bianche e rosse, infatti dalla sera del 21 dicembre l'altra è avvolta da una scenografia natalizia che colora le notti di arte, di lune e di stelle. L'illuminazione rimarrà visibile fino all'Epifania.
    I progetti illuminotecnici sono stati realizzati da Enel X, la business line del Gruppo Enel - si legge in un suo comunicato - dedicata a illuminazione pubblica e artistica. L'impianto consiste nell'installazione di un'infrastruttura per illuminazione scenografica permanente della torre refrigerante attraverso tre proiettori a led con le grafiche dinamiche flessibili, nel caso specifico a tema natalizio, che consentiranno in futuro di personalizzare gli scenari in occasioni di eventi o ricorrenze. Lungo il perimetro, inoltre, sono posizionati 15 proiettori a led che creano una quinta scenografia colorata e dinamica ad integrazione della caduta di stelle.
    Questa iniziativa si aggiunge all'illuminazione tricolore che da aprile 2020, nel duro momento del lockdown, "trasmette ininterrottamente - viene spiegato - un messaggio di coesione e di speranza".
    La centrale di Pietrafitta è un moderno impianto a ciclo combinato, costituito da un unico gruppo di produzione che ha una potenza installata di circa 370 MW. A fianco sorgono un'area industriale ed una naturalistica che sono oggetto di un importante progetto di riqualificazione in chiave di sostenibilità ed economia circolare, per creare valore sul territorio in collaborazione con le Istituzioni regionali e locali. Pietrafitta è considerata anche un punto di riferimento del mondo paleontologico, perché durante gli anni di estrazione mineraria furono rinvenuti numerosi resti fossili da cui negli anni è nato il museo "Luigi Boldrini". (ANSA).
   

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