Umbria

Alunni, l'Umbria diventi sempre più business friendly

"Pronti a fare la nostra parte" sottolinea presidente uscente

Redazione Ansa

(ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 02 NOV - Impegnarsi in una "forte azione" per fare dell'Umbria "una delle regioni più business friendly dell'Italia" è quanto ha chiesto "fin da subito", ora che si è attenuata l'emergenza pandemica, alle autorità regionali il presidente uscente di Confindustria Umbria, Antonio Alunni. Lo ha fatto durante il suo intervento di fine mandato nel corso dell'Assemblea generale ad Assisi.
    "Noi oggi, come prima, siamo pronti a fare la nostra parte, con le idee e con il confronto e senza spirito corporativistico" ha affermato Alunni. "La fine della pandemia, la ripresa economica in atto e che speriamo sia forte e duratura - ha aggiunto -, non deve far dimenticare che i problemi strutturali devono essere risolti. La crescita economica è oggi forte e diffusa. L'obiettivo è di renderla strutturale, non un rimbalzo, anche se di lungo periodo. Non dobbiamo illuderci. La crescita economica di oggi è una felice coincidenza tra le buone decisioni prese dal nostro Governo, le buone decisioni dell'Unione europea, la grande capacità di resistenza e di disciplina dei cittadini italiani, le virtù delle nostre imprese".
    Per Alunni però devono essere risolti pure i problemi di "inefficienza" della regolamentazione, a livello nazionale e regionale. "Abbiamo chiesto fortemente negli anni recenti alle autorità di governo della nostra regione - ha ricordato - di operare una profonda revisione, sia a livello legislativo che a livello regolamentare, che dia alle nostre aziende e in particolare alle nostre industrie delle condizioni favorevoli.
    Chiediamo semplicemente che ci siano date le stesse condizioni delle quali godono le aziende della Lombardia o le aziende del Veneto o le aziende della vicinissima Toscana. Regioni civilissime, per le quali non si può evocare, come troppo spesso viene pretestuosamente invocato, il pericolo di una cosiddetta 'corsa al ribasso'". “Siamo perfettamente consapevoli – ha detto ancora Alunni – che la tragedia della pandemia ha posto sulle autorità di governo dell’Umbria una pressione fortissima, e che la tutela della salute pubblica ha assorbito la gran parte dell’attenzione e delle decisioni da prendere. Ma adesso che la pandemia si attenua, non vi sono più ragioni per eludere una questione dalla quale dipende in maniera cruciale il benessere e lo stesso futuro di tutti i cittadini umbri, che siano imprenditori o dipendenti”.

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