Umbria

Vignetta su donne, FdI attacca presidente Provincia Terni

"Nemmeno alle osterie", Lattanzi replica "non sono sessista"

Redazione Ansa

  Una vignetta pubblicata sul suo profilo Facebook privato dal presidente della Provincia di Terni e sindaco di centrosinistra di Guardea, Giampiero Lattanzi, Pd, nella quale compare un dialogo tra due giovani con allusioni sessuali sta suscitando polemiche nella città umbra. Che arrivano dopo quelle legate all'ordinanza anti-prostituzione del sindaco ternano, Leonardo Latini, Lega.
    Un post "in linea con un genere di umorismo goliardico tipicamente maschile di bassissimo livello che non si accosterebbe bene nemmeno alle osterie di un tempo" definisce la vignetta di Lattanzi Fratelli d'Italia. A polemizzare sono dieci tra assessori e consiglieri comunali del ternano iscritte a FdI, insieme alla responsabile dipartimento Pari opportunità del partito umbro, Fiorella Ciani. Sostengono che il post - nel frattempo rimosso dallo stesso Lattanzi dopo le critiche sul social - "mette in luce in maniera eclatante i luoghi comuni esistenti dai secoli dei secoli nei confronti del sesso femminile", senza "nessun equivoco di sorta". "Sarebbe già molto poco giustificabile un post del genere - per le esponenti di FdI - se lo avesse pubblicato una persona qualsiasi, invece in questo caso si tratta di una persona che ricopre una carica pubblica, anzi due".
    Quanto alla rimozione del post, secondo le undici amministratrici Lattanzi "non ha avuto nemmeno il coraggio di mantenere la faccia e continuare a veicolare tristi messaggi scontati e sessisti".
    "Io sessista? Chi conosce la mia storia sa bene che non lo sono" controbatte, contattato dall'ANSA, lo stesso Lattanzi. Il quale difende - come già fatto sempre via social - la "buona fede" della pubblicazione. "Ha assunto dei significati che non voleva assolutamente avere - continua -, perché voleva essere solo una battuta goliardica per strappare un sorriso nell'ambito di una sorta di 'rubrica' che in passato ha deriso anche uomini.
    Non volevo ledere i valori di nessuno, tantomeno delle donne, molte delle quali avevano risposto con un like alla vignetta. Il mio modo di agire e pensare come privato cittadino e amministratore lo dimostra. Ma d'ora in poi - conclude - starò più attento". 
   

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