Umbria

Su Green pass lavoratori Ast divisi tra fiducia e scetticismo

Vaccinati convinti scelta, ma c'è chi solidarizza con proteste

Redazione Ansa

(ANSA) - TERNI, 15 OTT - "Ognuno è libero di scegliere della propria vita, io ho scelto di vaccinarmi. Ho preso questa strada e adesso sono pronto a mostrare il mio Green pass": Mirko, operaio dell'Ast di Terni, è stato uno dei primi lavoratori dell'acciaieria a varcare, poco prima delle 6 di stamani, i tornelli dell'azienda in occasione del primo giorno di obbligatorietà della certificazione verde nei luoghi di lavoro.
    Lo ha fatto, come la maggioranza dei suoi colleghi, con il cellulare in mano già metri prima dei cancelli, per velocizzare la procedura di lettura dei Qr code attraverso i dispositivi installati dall'azienda all'ingresso.
    Sull'utilità del Green pass, per ampliare le vaccinazioni, il lavoratore - come altri suoi colleghi - non sembra avere dubbi.
    "Può essere una cosa motivante per far sì che tutti si vaccinino" ha detto. Qualche incognita semmai, per lui, c'è "ai fini della sicurezza". "Credo che abbia i suoi limiti - ha continuato Mirko -. Anche se ho il Green pass, non è detto che non possa essere un portatore del virus. Un tampone è sicuramente più sicuro".
    Si è detto "certamente favorevole" all'introduzione dell'obbligo anche un altro dipendente Ast in entrata ai tornelli, anche lui pronto a mostrare il suo Qr code all'ingresso. Quanto ai colleghi che, a Terni come altrove, non si presenteranno a lavoro perché non vaccinati e senza tamponi, "vedranno loro - ha commentato -, tanto a lungo non possono andare".
    Anche tra chi si è vaccinato e ha il Green pass c'è però chi solidarizza con le proteste. "E' ingiusto, non si possono mettere i lavoratori a casa senza stipendio" ha spiegato Luca, un altro dipendente di Ast, poco prima di entrare in azienda.
    "E' una cosa inammissibile - ha continuato - che succede solo da noi. E' un problema grosso. Staremo a vedere quello che succederà, ma non è una situazione bella". (ANSA).
   

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