Umbria

Degenza protetta per detenuti in ospedale Perugia

La struttura potrà ospitare sia uomini sia donne

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 12 OTT - Inaugurato il nuovo reparto di degenza di medicina protetta per detenuti all'interno dell'ospedale di Perugia. Definito esempio di "importante sinergia" tra amministrazione sanitaria a quella penitenziaria.
    Si sviluppa su una superficie di 125 metri quadrati, ed è annessa al reparto di Medicina vascolare - Stroke unit. Può accogliere sia uomini sia donne.
    All'inaugurazione ha partecipato la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei che ha parlato di "una realizzazione non solo doverosa per il diritto di cura a tutti ma di qualcosa che mancava in un ospedale come quello di Perugia".
    L'assistenza clinica e sanitaria dei pazienti - è stato spiegato - verrà garantita dall'equipe del reparto di Medicina interna vascolare Stroke Unit, diretto dalla professoressa Cecilia Becattini con il supporto del personale medico di Medicina interna diretta dal prof Matteo Pirro.
    L'assetto del reparto, condiviso con l'Azienda ospedaliera e con il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, è composto da un accesso all'area tramite filtro di ingresso con metal detector, un locale di controllo videosorvegliato, camere, dotate di servizi igienici, un locale colloqui e una stanza dotata di "drug bugger compact" per il recupero degli ovuli.
    I pazienti saranno assistiti dal personale sanitario dell'Azienda ospedaliera, mentre la sicurezza e l'ordine del reparto sarà garantita dalla polizia penitenziaria del carcere di Capanne, diretto da Bernardina Di Mario.
    "L'Umbria è piccola ma ha carceri importantissimi - ha poi sottolineato Tesei - e la nostra sanità si è recata in questi luoghi dando risposte e gestendo situazioni impegnative durante la pandemia. E nonostante il Covid si è anche lavorato per portare a termine questa degenza protetta anche grazie alla disponibilità dei medici che andranno a supportare il reparto". "Si porta finalmente a termine un percorso e un'opera realizzata negli anni dalle precedenti amministrazioni, alle quali rivolgo un particolare ringraziamento, dopo lo stop dettato dall’emergenza pandemia", ha sottolineato il direttore generale dell'Azienda ospedaliera perugina Marcello Giannico. Il provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, Pierpaolo D'andria, ha manifestato alla Direzione della casa circondariale e ai competenti organi regionali sanitari la più viva soddisfazione per il conseguimento di un importante obiettivo strategico sottolineando che "nemmeno il carcere di Firenze ha una degenza protetta come questa". Alla cerimonia ha partecipato anche l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Perugia Edi Cicchi.

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