Umbria

Carissimi, su energia basta con le politiche del no

Responsabile energia Lega Umbria critica aumento bollette

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 17 SET - "L'annuncio del possibile aumento del 40% dell'energia elettrica del ministro Cingolani ha svegliato molti dal sogno che la transizione energetica potesse essere un processo rapido e indolore": così Daniele Carissimi, responsabile del Dipartimento energia Lega Umbria. "L'impennata vertiginosa dei costi elettrici comporterà danni insopportabili per imprese e famiglie. Non possiamo permetterlo, serve una politica energetica che renda l'Italia il più possibile indipendente da Stati esteri quanto all'approvvigionamento.
    Basti pensare che oggi il nostro paese produce 4 miliardi di metri cubi di gas all'anno, contro i 20 miliardi che riusciva a produrre in passato" aggiunge.
    "Dobbiamo tornare a produrre energia domestica - sostiene Carissimi in una nota -, è ora di dire basta una volta per tutte alle politiche del no. Iniziamo, tanto per iniziare, a rilasciare permessi di ricerca, prospezione e coltivazione dei giacimenti di gas oltre le 12 miglia marine e scriviamo il Piano per la transizione energetica sostenibile pensando anche al lavoro di migliaia di occupati nel settore che dobbiamo salvaguardare. Ci vuole ambizione ma anche concretezza: ambizione nel porsi gli obiettivi di decarbonizzazione previsti dal Green deal europeo ma anche concretezza nel trovare soluzioni che garantiscano la sostenibilità sociale ed economica, oltre che ambientale, della transizione ecologica. Il Governo Draghi è già intervenuto con provvedimenti urgenti per calmierare i rincari di luglio ma la tendenza al rialzo dei prezzi di elettricità e gas non è un fenomeno che si esaurirà nel breve periodo. Oltre alle indispensabili misure di sostegno a famiglie e imprese come gli sconti in bolletta di luce e gas attraverso un potenziamento del bonus sociale, questa situazione impone una visione pragmatica sull'utilizzo delle georisorse nazionali che possono consentirci di ridurre la dipendenza energetica dell'Italia dall'estero, come la Lega sostiene da tempo". (ANSA).
   

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