Umbria

In Umbria 91% over 50 con almeno una dose

Per gli ultrasettantenni si arriva al 96 per cento

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 14 SET - In Umbria il 91 per cento degli ultracinquantenni ha ricevuto almeno una dose di vaccino per il Covid, mentre per gli over 70 si va oltre il 96 per cento. Lo sottolinea l'Assessorato regionale alla Salute spiegando che sono state immunizzate "prioritariamente le persone anziane e i soggetti fragili".
    Nell'adesione alla vaccinazione anti Covid - ricorda l'Assessorato - l'Umbria è quinta tra le regioni, con il 75,8 per cento della popolazione che ha ricevuto la prima dose e il 69,6 per cento che ha completato il ciclo.
    Secondo la Regione "la messa in sicurezza di anziani ed estremamente vulnerabili rimane una priorità". Per garantire queste fasce, la Direzione regionale Salute, ha scritto a tutti i direttori di distretto per "ribadire l'obbligo vaccinale a tutti i soggetti che entrano nelle Rsa a qualsiasi titolo, come previsto dal decreto legge 122 del 10 settembre 2021".
    Durante il periodo estivo - viene ricordato ancora - la campagna vaccinale regionale ha "puntato molto" sui più giovani, con varie iniziative, tra cui gli open day mentre dal 12 settembre c'è la possibilità di presentarsi ai punti vaccinali senza prenotazione.
    Attualmente, nella fascia 12-19 anni sono stati vaccinati con prima dose oltre 41.000 giovani su 61.000 (il 66 per cento) mentre in quella 20-29 sono oltre 59.000 su 79.000 (il 75 per cento).
    Tra i soggetti risultati positivi il 90 per cento non ha una vaccinazione completa e l'Assessorato sottolinea che l'immunizzazione "rimane lo strumento indispensabile per uscire dalla pandemia". "La grande maggioranza dei cittadini umbri - aggiunge - lo ha ben compreso: da mesi infatti, l'Umbria è tra le Regioni che somministrano in maniera più puntuale ed efficace le dosi consegnate dalla struttura commissariale nazionale. Per rendere ancora più sicura la comunità si invitano tutti i cittadini ancora non immunizzati a vaccinarsi per proteggere se stessi e i propri familiari e permettere una ripresa della vita economica, sociale e culturale a partire dalla scuola in presenza". (ANSA).
   

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