Umbria

Temi parti opportunità per G20 al centro di Assisiwomen20

Sottolineata carenza donne in ruoli decisionali "più alti"

Redazione Ansa

(ANSA) - ASSISI (PERUGIA), 07 SET - I temi legati al cambiamento culturale in Italia e nel mondo per sensibilizzare i leader del G20 sulle questioni delle pari opportunità in vista del summit del prossimo ottobre, sono stati al centro dell'Assisiwomen20, incontro organizzato nella città umbra da Women20. Presenti, tra gli altri, la chair Linda Laura Sabbadini, la capo delegazione italiana Elvira Marasco e la cordinatrice della commissione Cultural Change, Fabiana Giacomotti, la ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, e la viceministra degli Affari esteri Marina Sereni.
    Per Sabbadini "le donne hanno molta difficoltà ad entrare nei ruoli decisionali più alti". "Sono solo il 20 per cento - ha aggiunto - i professori ordinari donne e in ambito sanitario sono al di sotto di questa quota le primarie nonostante la stragrande maggioranza del personale medico è donna. Questo perché la politica italiana ha una impostazione che è ancora antica e non punta realmente sulle risorse femminili. Ha una priorità concentrata in particolare sull'economia e non sulla società e questo vuol dire che le politiche sociali sono neglette, vengono considerate solo per tagliare e non come assi strategici fondamentali per garantire anche i diritti delle donne. Una situazione diventata insostenibile, un problema culturale gravissimo. Bisogna investire seriamente e finanziariamente su questi aspetti che sono una priorità fondamentale perché le donne possano realmente realizzarsi.
    Bisogna fare moltissimo perché in Italia sono molto sviluppati, come in altri paesi, gli stereotipi di genere e molto spesso trasmessi inconsapevolmente. Per fare un piano serio bisogna cominciare dalle scuole primarie, dai bambini".
    "Noi abbiamo fatto un grande lavoro con il W20 e siamo molto contenti oggi di parlare di cambiamento culturale - ha quindi detto Marasco -.Abbiamo fatto in questi mesi tantissimi passi avanti, sia nazionali sia internazionali e la nostra forza è sicuramente il fatto di poter avere la discussione con le persone di tutto il mondo. Lanceremo la possibilità di avere in Italia un osservatorio della società civile che raccolga tutto il lavoro che noi abbiamo fatto in questi anni". (ANSA).
   

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