Umbria

Marchetti, Giunta riveda calendario per pre-apertura caccia

Per vicesegretario Lega "assessore Morroni sordo alle richieste"

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 19 AGO - Il vice segretario della Lega Umbria, Riccardo Augusto Marchetti chiede alla Giunta di rivedere la mancata pre-apertura della caccia nel calendario venatorio proposto dall'assessore Roberto Morroni per la stagione venatoria 2021-2022.
    "È assurdo che in un momento storico nel quale la caccia viene da molti relegata a mero sport, l'assessore Morroni (Forza Italia) non faccia nulla per difendere questa nobile tradizione e perseveri ad avere un atteggiamento ostile nei confronti delle associazioni venatorie" aggiunge.
    Per l'on. Marchetti "il mancato inserimento delle giornate di pre-apertura nel calendario venatorio approvato dalla Giunta, che peraltro presenta diverse incongruenze rispetto alla bozza votata in terza Commissione dalla Lega, è una conseguenza del mancato ascolto da parte dell'assessore delle istanze pervenute dal mondo venatorio". "Il Ministero - aggiunge - si è limitato a inoltrare alle regioni una lettera, che non ha alcun potere vincolante non avendo forza di legge la normativa europea prevedeva che venisse stilato un unico documento a livello nazionale che regolamentasse il prelievo della tortora, cosa che però non è stata fatta. Nelle vicine Marche, dove l'assessorato alla caccia è in capo alla Lega nel calendario venatorio sono state inserite le giornate di pre-apertura e il prelievo della tortora, che in Umbria invece è vietato. Il parere negativo di Ispra in merito alla pre-apertura e alla possibilità di aprire la caccia alla specie della tortora non ha certo scoraggiato l'assessore marchigiano Mirco Carloni che, a differenza di quanto accade in Umbria, ha un dialogo costante con i rappresentanti delle associazioni venatorie e ha deciso con coraggio di lavorare affinché le necessità esposte venissero accolte. È doveroso che la Giunta riveda il documento e dia ai cacciatori umbri la possibilità di praticare l'attività venatoria nelle prime domeniche di settembre, come peraltro era previsto nella bozza del Calendario se manca l'ascolto da parte delle istituzioni, viene meno la fiducia che gli umbri hanno riposto in noi, e questo la Lega, primo partito con quasi il 38% dei consensi, non può né deve permetterlo". (ANSA).
   

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