Umbria

Oliviero, Università Perugia riscopre senso di appartenenza

"Missione comune a servizio benessere territorio e persone"

Maurizio Oliviero

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 19 LUG - "Al di là delle classifiche, che rappresentano uno strumento importante ma sempre delicato, mi fa particolarmente piacere osservare come la comunità accademica universitaria stia riscoprendo un senso di appartenenza e di missione comune, al servizio del benessere del territorio e delle persone": Maurizio Oliviero, rettore dell'Università degli Studi di Perugia, commenta così la ricerca del Censis che la vede ancora prima tra i grandi Atenei statali. "Un risultato condiviso che è il frutto del lavoro quotidiano, svolto con serietà, passione e competenza, dal corpo docente e dal personale tecnico, amministrativo, bibliotecario e cel ma anche del preziosissimo apporto di idee e proposte di studentesse e studenti, che ci stanno sostenendo con grande entusiasmo e che rappresentano innanzi tutto il nostro presente, oltre che il nostro futuro" ha aggiunto.
    "Tutti insieme - ha evidenziato ancora Oliviero -, siamo riusciti a trasformare una situazione di emergenza in una grande opportunità di crescita. Il nostro entusiasmo comune ci ha premiati. Un altro dato significativo è l'aumento dell'interesse dimostrato da aziende nazionali e internazionali nei confronti delle nostre laureate e dei nostri laureati. In considerazione di tutto questo, diviene oggi più che mai strategica una visione e un'azione comune dell'Università con le istituzioni e le imprese del territorio. Alle giovani e ai giovani che devono scegliere il loro percorso di crescita, professionale e umana, dico: venite all'Università degli Studi di Perugia. Qui troverete eccellenza scientifica, didattica di prim'ordine, grande apertura alle opportunità che il mondo può offrirvi e facilità di ingresso nel mondo del lavoro. Siete voi la nostra risorsa più importante".
    "Particolarmente significativo" è considerato che l'Ateneo ha fatto registrare una "straordinaria crescita" delle immatricolazioni, del 45% contro la media italiana del 4,4%, "divenendo così l'Università con l'incremento maggiore nel Paese. (ANSA).
   

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