Umbria

Protestano gestori discoteche, "unici a non lavorare"

Per Silb Confcommercio "rischio lasciare in balia abusivismo"

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 06 LUG - Presidio a Perugia, oggi, da parte di una delegazione di imprenditori umbri di Silb Umbria Confcommercio, l'associazione delle imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo, per protestare contro le mancate riaperture delle attività e spiegare le loro ragioni.
    La manifestazione è avvenuta in contemporanea in altre 12 regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Liguria, Emilia, Toscana, Lazio, Puglia, Campania, Sicilia, Sardegna).
    Enzo Muscinelli, presidente di Silb Umbria Confcommercio, ha sottolineato come la categoria che rappresenta sia "ormai l'unica a non lavorare". "Il rischio - ha detto, riporta la stessa Confcommercio in una nota - è quello di lasciare l'estate 2021 in balia dell'abusivismo e dell'assembramento fuori controllo. Mentre decine di imprese, e migliaia di lavoratori, sono fermi da un anno e mezzo". Secondo Muscinelli "le discoteche, soprattutto in questo momento, possono svolgere un ruolo socialmente utile" e "i ragazzi pur di tornarci sono pronti a vaccinarsi". L'associazione di categoria chiede dunque "risposte certe", ricordando di aver suggerito un'apertura in sicurezza con il "green pass". "Non siamo stati ascoltati. Da febbraio 2020 nessun introito è pervenuto alle nostre aziende, costrette alla chiusura totale" ha proseguito Muscinelli. In assenza al momento di una data certa per la riapertura, è stato ricordato come nel frattempo ogni impresa abbia dovuto comunque continuare a sostenere le spese per tasse e costi fissi.
    In Umbria, sono più di 60 le imprese che svolgono regolarmente attività di intrattenimento e più specificatamente trattenimenti danzanti (discoteche, balere, dancing, night club). Queste impiegavano mediamente circa 15-20 addetti ciascuna, per una cifra complessiva che, sempre secondo Confcommercio, supera abbondantemente il migliaio di persone. (ANSA).
   

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