(ANSA) - AMELIA, 03 LUG - In veste di pubblico ufficiale
avrebbe redatto svariati verbali di accertamento anagrafico,
risultati poi mendaci, in favore di cittadini extracomunitari i
quali, dopo avere affittato degli immobili, chiedevano e
ottenevano la residenza anagrafica, presentando poi istanza di
ricongiungimento familiare alla prefettura: con questa accusa un
ex comandante della polizia locale di Amelia, ora in pensione,
ha patteggiato una condanna a tre anni di reclusione (senza
sospensione della pena) davanti al giudice del tribunale di
Terni Simona Tordelli. Falso in atto pubblico il reato
contestato all'uomo.
A renderlo noto è il comando provinciale dei carabinieri, che
ha svolto le indagini attraverso il Nucleo operativo della
compagnia di Amelia, diretto dal capitano Raffaele Maurizi, con
il coordinamento del sostituto procuratore Marco Stramaglia.
I fatti - riferisce un comunicato - risalgono alla primavera
del 2019, mentre l'inchiesta è stata avviata nell'autunno
successivo, su impulso, oltre che dell'attività informativa
dell'Arma, dei vertici dell'amministrazione comunale. (ANSA).
False residenze, patteggia ex comandante municipale Amelia
Tre anni per fatti della primavera 2019, indagini dell'Arma