Umbria

Andamento epidemiologico "decisamente positivo" in Umbria

Indice Rt sotto l'1, costante calo dei ricoveri e dei decessi

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 24 GIU - Un andamento "decisamente positivo", con un indice Rt sotto l'1, una costante e continua discesa dei ricoveri ordinari e in terapia intensiva, e dei decessi: questi i principali dati estratti dal report settimanale sull'andamento epidemiologico in Umbria redatto dal Nucleo epidemiologico regionale.
    "Dal report si evince - ha spiegato l'assessore alla salute, Luca Coletto - che l'andamento dei nuovi casi si conferma in costante riduzione. Sono stati 15 nella giornata del 23 giugno, data in cui è stato redatto il documento, i nuovi casi riscontrati nell'intero territorio regionale e l'Rt, vista la bassa numerosità dei casi, è soggetto a maggiori oscillazioni, mantenendosi comunque al di sotto del valore di 1".
    Gli attualmente positivi per 100.000 abitanti - ha riferito la Regione - sono ancora inferiori al tasso medio nazionale, si conferma anche la stabilizzazione verso il basso del tasso di incidenza regionale (11 casi x 100.000 abitanti) con la tendenza alla riduzione in tutti i distretti: ad eccezione della Valnerina, che mostra un'incidenza più alta (112 x 100.000), tutti i distretti hanno valori inferiori ai 50 casi x 100.000 abitanti.
    Si consolida verso il basso anche la quota dei positivi sui nuovi tamponi, a conferma dell'adeguata azione di tracciamento dei casi in tutto il territorio regionale: "Il monitoraggio stretto a livello territoriale - ha detto l'assessore - sta dando i suoi risultati. In questo momento il contact tracing è fondamentale perché ci permette di individuare subito l'insorgenza di eventuali cluster e isolarli in modo da circoscrivere il contagio. E' successo in questi giorni in alcune realtà dove siamo intervenuti in maniera tempestiva adottando tutte le misure necessarie. Contact tracing e sequenziamento in questa fase sono le parole d'ordine per permettere a tutta la comunità e all'economia la ripartenza che tutti auspichiamo".
    Decisiva per la lotta al Covid è la campagna di vaccinazione: sono stati vaccinati con la prima dose oltre il 50 per cento dei quarantenni e il 75 per cento dei cinquantenni. (ANSA).
   

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