Umbria

Squarta, Perugia non può avere un solo punto vaccinale

Presidente Assemblea sollecita realizzazione "nuovo polo"

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 15 APR - "Perugia, con i suoi oltre 160 mila abitanti, in questa delicatissima fase di emergenza Covid non può contare solamente su un punto vaccinale nell'intero territorio del capoluogo": a sostenerlo è il presidente dell'Assemblea legislativa, Marco Squarta. L'esponente di FdI sollecita quindi la "realizzazione di un nuovo polo dove somministrare le dosi di vaccino".
    "Ci sono venti punti vaccinali disseminati in tutta l'Umbria - afferma Squarta in una nota -, compresi i comuni più piccoli.
    Per farsi vaccinare, i residenti del capoluogo, la città maggiormente popolata della regione, sono costretti a dividersi tra Ponte D'Oddi, nel comune, oppure a recarsi a Corciano e Torgiano. L'installazione di almeno un altro punto vaccinale è imprescindibile per rendere più veloce la somministrazione delle dosi e perfezionare il servizio".
    Secondo Squarta, "stante il numero di vaccini a disposizione, le somministrazioni nella regione procedono a un ritmo soddisfacente". "Ad oggi - osserva - ne sono state fatte 215 mila e la percentuale delle somministrazioni è ben al di sopra delle media nazionale. L'auspicio è che il Governo, in tempi veloci, ci faccia avere dosi in quantità, in maniera tale da poterle iniettare con rapidità, quando ce ne saranno, non soltanto nei centri allestiti fino a questo momento, ma anche nei nuovi punti vaccinali. A quel punto la campagna non subirebbe rallentamenti e i cittadini non sarebbero più costretti a dover raggiungere centri al di fuori del proprio comune di residenza". (ANSA).
   

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