Umbria

Il principe Filippo nel 1986 ad Assisi per il 25/o del Wwf

"Qui per cercare visione e speranza", disse

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 09 APR - ''Siamo venuti qui ad Assisi per cercare visione e speranza: visione per scoprire una nuova ed affettuosa relazione con il resto del mondo vivente e speranza che la distruzione della natura possa essere fermata prima che tutto vada annientato e rovinato''. Così il principe Filippo d'Edimburgo (morto oggi a 99 anni), nella sua veste di presidente internazionale del Wwf, si era espresso parlando dal cupolino della Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, in occasione delle cerimonie per il 25/o anniversario di fondazione dell'associazione naturalistica. Era il 29 settembre 1986.
    Insieme a lui - riportava una notizia dell'ANSA di quell'anno - c'erano rappresentanze religiose del buddismo, dell' induismo, del cristianesimo, dell' islamismo e del giudaismo che proprio in quei giorni avevano sottoscritto un patto di alleanza in difesa della conservazione della specie.
    La cerimonia aveva preso avvio sin dalla mattinata con un suggestivo rituale: mentre la navata della chiesa era gremita di pubblico, dall' attiguo convento francescano era partita la solenne processione guidata dal principe Filippo attorniato dai cinque esponenti delle maggiori fedi religiose del mondo: il venerabile Lungring Namgyal, in rappresentanza dei buddisti, padre Lanfranco Serrini, ministro generale dei francescani, il rabbino Arthur Hertzberg, per gli ebrei, il dottor Karan Singh, presidente di una delle principali organizzazioni induiste ed infine Abdullah Omar Naseef, segretario della lega mondiale musulmana. Il corteo era accompagnato dal suono dei corni delle alpi svizzere, a simboleggiare la nuova alleanza tra religione e conservazione lanciata dal Wwf internazionale. Un guerriero maori, che rappresentava le popolazioni e la cultura indigena, aveva poi lanciato all' indirizzo del principe un ramoscello d'ulivo come sfida di pace a simboleggiare i tanti doveri del mondo civile verso queste tradizioni. (ANSA).
   

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