Umbria

Preoccupazione a Terni per chiusura TeleGalileo

Si mobilitano le istituzioni e il mondo del giornalismo

Redazione Ansa

(ANSA) - TERNI, 18 MAR - "Preoccupazione" per l'annunciata chiusura di Tele Galileo viene espressa dal presidente della Provincia di Terni, Giampiero Lattanzi, che in una nota interviene sulla vicenda dell'emittente televisiva. "La notizia - scrive - colpisce una delle emittenti storiche del Ternano e si inserisce in un quadro di criticità in atto da tempo sul versante della stampa locale con numerose redazioni e testate giornalistiche chiuse".
    Lattanzi spiega di non voler entrare "nel merito delle scelte compiute dall'editore", ma semplicemente "constatare che Terni, seconda città dell'Umbria e uno dei poli siderurgici più importanti d'Italia, oggi si trova a dover affrontare l'ennesima vicenda legata al ridimensionamento della presenza di testate giornalistiche sul territorio". "La mia piena solidarietà - aggiunge il presidente - va ai giornalisti, ai tecnici e a tutti coloro che sono impiegati a vario titolo nell'emittente e mi auguro che non vi siano per loro ripercussioni sui rispettivi livelli occupazionali".
    "La politica locale ha le armi spuntate, ma il problema è più ampio e attiene alla città intera e alla sua resistenza. Occorre che in questo percorso Terni sia unita" ha detto sullo stesso tema il vicesindaco di Terni e assessore all'Informazione e comunicazione, Andrea Giuli, partecipando davanti al Comune ad una manifestazione spontanea organizzata dai giornalisti locali per esprimere solidarietà ai colleghi di Tele Galileo.
    L'incontro è stata anche l'occasione per riflettere più nel complesso sulle prospettive dell'informazione del territorio.
    "Che vive una situazione di estrema precarietà" ha detto Stefano Cinaglia, parlando a nome dei colleghi. "Questo - ha aggiunto - non preoccupa solo sotto l'aspetto occupazionale, ma anche democratico, in quanto riguarda tutta la comunità". Per Giorgio Ciaruffoli, uno dei volti storici di Tele Galileo, "Terni non avrà più alcun tipo di possibilità di essere rappresentata sulla piattaforma televisiva. Ma noi vogliamo continuare ad essere la voce della città, lo faremo in modo diverso ma con la stessa passione". (ANSA).
   

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