Umbria

Celebrazioni per i 700 anni della facoltà di Medicina di Perugia

Percorso caratterizzato da "sobrietà" ma anche da "solennità"

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 18 FEB - Un percorso di celebrazioni caratterizzato dalla "sobrietà" ma anche dalla "solennità" per dare comunque il segno anche di "determinazione e perseveranza": così lo ha voluto definire il rettore dell'Università degli studi di Perugia, Maurizio Oliviero, durante la prima tappa, quella iniziale, pensata per festeggiare i settecento anni dalla fondazione della facoltà di Medicina. "Avremmo voluto festeggiare guardando le persone, ma non possiamo farlo. E comunque abbiamo ritenuto che oggi non potevamo concedere alla pandemia di cancellare una giornata così importante" ha rimarcato il rettore durante le celebrazioni in streaming.
    Festeggiare con sobrietà quindi "per ricordare chi ha sofferto direttamente e indirettamente in questo anno di emergenza sanitaria". Ma anche con solennità visto l'intervento di Papa Francesco che ha voluto celebrare questa ricorrenza con una "bolla" scritta sul solco di quella di Papa Giovanni XXII che nel 1321 dava il via a quella che poi sarebbe diventata una delle più antiche e importanti scuole di medicina del mondo.
    "L'importanza di tale ricorrenza è sottolineata dal significativo messaggio che ha voluto inviare Papa Francesco" ha commentato il cardinale Gualtiero Bassetti. "Accogliamo l'invito del Santo Padre che ci incoraggia a proseguire nel solco della storia di questa facoltà" ha sottolineato ancora Bassetti.
    "Unità" e "responsabilità" sono le altre due parole evidenziate dal rettore mentre ringraziava la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, il prefetto di Perugia Armando Gradone, e tutta la comunità universitaria "che non si è risparmiata in questi mesi". "Questo è l'unico modo - ha detto Oliviero - per affrontare le difficili sfide pandemiche, economiche e sociali e per guardare con speranza al futuro, anche grazie agli studenti di questa facoltà a cui abbiamo il dovere di consegnare tutto un bagaglio di conoscenze lungo settecento anni".
    Una facoltà che per la presidente Tesei "rappresenta la storia della regione ma che va oltre i nostri confini perché riconosciuta a livello nazionale e internazionale". (ANSA).
   

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