Umbria

Musei del futuro, tra videogiochi e interazione

Parola di Fabio Viola, papà di Father and Son e Humbria in Gioco

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 07 GEN - Il più celebre è Father and Son per il Mann di Napoli, entrato subito nella classifica dei giochi più scaricati in oltre 100 paesi. Ma c'è anche il premiato Past for Future, sviluppato per il MarTa di Taranto con scorci stupendi della città di oggi e di ieri. O The Medici Game, alla scoperta di Palazzo Pitti a Firenze sulle tracce di un misterioso omicidio. Ma chi lo ha detto che videogiochi e cultura non vanno d'accordo? A volte, solo a metterli insieme, c'è il "rischio" di far innamorare (dell'uno e dell'altro) intere generazioni. Parola di Fabio Viola, tra i migliori 10 gamification designer al mondo, che da quattro anni si è lanciato nella grande scommessa di sposare due mondi (apparentemente) così lontani fondando il collettivo internazionale TuoMuseo.
    L'ultima creazione è Humbria in Gioco. Dei e Eroi, viaggio nella regione Umbria attraverso 22 carte digitali che richiamano storia e tradizioni locali, nell'ambito del più ampio progetto HUmbria2O. La Cultura non si ferma, realizzato con il contributo della Regione Umbria e che ha visto la discesa in campo di otto comuni (Foligno, Assisi, Valtopina, Todi, Baschi, Montecchio, Alviano, Avigliano Umbro, con il supporto di Acquasparta) e quattordici musei in una inedita rete collaborativa tra istituzioni pubbliche e soggetti privati (Associazione Acqua, CoopCulture, CooperativaLympha, Surgente Cooperativa di Comunità e il supporto della ProLoco di Valtopina). Obbiettivo, il rilancio dei luoghi della cultura colpiti dall'emergenza sanitaria.
    "I musei del futuro? Si lavorerà molto più per temi e storie, attraversando forme e linguaggi - dice Viola - Il fruitore sarà molto più attivo. Superati i supporti tradizionali, si passerà dallo storytelling di oggi, in cui qualcuno crea un contenuto e il pubblico lo percepisce passivamente, allo storydoing, in cui avremo tutti una parte nella costruzione del racconto". (ANSA).
   

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