Umbria

Due ristoranti a confine fra 3 regioni, 'costretti a uno stop'

Sono Lazio, Umbria e Toscana, zone di tre diversi colori

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 18 NOV - Lo chiamano il "triangolo benedetto", ma in tempo di pandemia per Iside De Cesare - titolare di un paio di ristoranti - questa terra di confine tra Lazio, Umbria e Toscana è diventato un paradosso tutto italiano, al punto da essere costretta a chiudere entrambi i locali in attesa che un nuovo dpcm permetta, in futuro, di ricircolare tra le regioni. Le due attività raggiunte dall'ANSA - "La Parolina" e "La Monaldesca" - si trovano esattamente sul confine dove si incontrano le tre regioni, nel cuore dell'area naturalistica del Monte Rufeno, tra le province di Viterbo, Terni e Siena. "Il paradosso - racconta la ristoratrice - è che i ristoranti si trovano per qualche centinaio di metri in territorio laziale, oggi classificato in zona gialla nella lotta al Covid e quindi potremmo restare aperti per il pranzo, ma, a parte molti affezionati romani, i due terzi della nostra clientela arrivano dall'Umbria e dalla Toscana, che si trovano praticamente a due passi da qui. Umbria e Toscana sono però inserite nelle fasce arancione e rossa e quindi i cittadini non possono muoversi dai rispettivi comuni di appartenenza". (ANSA).
   

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