Umbria

Attenzione a più piccoli nuovo bando Fondazione Caripg

Per opportunità sviluppo cognitivo e relazionale

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 02 NOV - Punta l'attenzione su piccoli e piccolissimi, per offrire loro un'opportunità per lo sviluppo cognitivo e relazionale dei bambini nei primi anni di vita, specialmente per i minori che provengono da contesti di disagio economico e sociale, "Comincio da zero" il nuovo bando promosso nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile sostenuto dalle Fondazioni di origine bancaria al quale aderisce anche quella della Cassa di risparmio di Perugia.
    Presentato dalla presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia Cristina Colaiacovo, dal componente del Comitato d'indirizzo Daniela Monni e dall'esperto in progettazione Giorgio Sordelli, in diretta streaming, il bando si pone l'obiettivo di incrementare l'offerta di servizi educativi e di cura per bambini nella fascia di età 0-6 anni, con particolare riferimento a quelli 0-3 anni, nei territori in cui si registra una maggiore necessità.
    "Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile - afferma Colaiacovo - è uno dei più importanti progetti collettivi delle Fondazioni di origine bancaria al quale siamo particolarmente orgogliosi di aver aderito. Dopo nove bandi e 355 progetti selezionati in tutta Italia, tra i quali alcuni sia di carattere regionale sia interregionale insistono nel territorio umbro, contribuendo con iniziative innovative e sviluppate in rete ad arginare il diffondersi della povertà educativa tra bambini e ragazzi, questo nuovo bando torna a concentrarsi sui piccolissimi, raccogliendo la duplice esigenza di offrire l'opportunità a tutti di fare un percorso di sviluppo che superi ogni disuguaglianza di natura sociale ed economica e, al tempo stesso, per rendere più agevole ai genitori coniugare la vita familiare e quella lavorativa. In particolare, poiché ancora la cura dei figli ricade spesso sulle donne, un aumento dell'offerta di servizi per la prima infanzia può senz'altro favorire l'aumento dell'occupazione femminile". (ANSA).
   

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