Umbria

Sanità, piano per recupero prestazioni sospese o ridotte

Approvato dalla Giunta regionale

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 05 AGO - Un approccio integrato e multiprofessionale che vede coinvolti i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti e i farmacisti, la riorganizzazione dell'attività del Cup regionale su due livelli, il primo dei quali potrà essere garantito anche in modalità di smart Cup, la telemedicina e l'attivazione di sedute straordinarie in orario serale e il sabato e la domenica, sono i punti chiave del Piano operativo, approvato stamani dalla Giunta della Regione Umbria, per garantire il recupero delle prestazioni sospese o ridotte nel periodo di lock-down.
    "Si tratta di una serie di misure finalizzate, da una parte a recuperare le prestazioni sospese a causa dell'emergenza sanitaria, dall'altra ad affrontare, grazie ad una serie di azioni trasversali concordate con le Aziende sanitarie, il problema delle liste di attesa", ha spiegato l'assessore regionale alla Salute, Luca Coletto. "Per predisporre il Piano, la Regione - ha proseguito Coletto - ha costituito un gruppo di lavoro coordinato dal commissario straordinario dell'Usl Umbria 1, Gilberto Gentili, che ha elaborato un progetto innovativo che coinvolge nella prescrizione degli esami e delle visite, direttamente i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e gli specialisti".
    Il Piano prevede la riorganizzazione del Cup regionale attraverso due tipologie di postazioni e cioè Cup di I e di II livello: la prenotazione per l'accesso alle prestazioni di I livello ad esempio può essere garantita in modalità di smartCup.
    Ciò vuol dire che dalla prescrizione specialistica con ricetta dematerializzata, una volta confluita nel data-center regionale, possano essere estratti tutti i dati necessari per le attività di elaborazione della prenotazione da parte di operatori di smartCup. La prenotazione degli appuntamenti avverrebbe quindi da remoto.
    Il Cup di II livello consente invece, di garantire la presa in carico del paziente per tutte le visite di controllo e le prestazioni di secondo livello prescritte dallo specialista.
    (ANSA).
   

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