(ANSA) - PERUGIA, 12 NOV - "Il contributo dell'attività di
ricostruzione post sisma rimane assai modesto" per la ripresa
del settore dell'edilizia in Umbria e questo per "i ritardi
accumulati nell'avvio dei cantieri". E' quanto emerge dal
rapporto sull'economia dell'Umbria redatto da Banca d'Italia e
presentato da Luca Pilli, responsabile della filiale regionale
di Perugia, Paolo Guaitini e Giovanni Carnevali, del Nucleo per
la ricerca economica della Banca d'Italia di Perugia.
"L'edilizia - ha detto Paolo Guaitini - è il settore che ha
pagato di più la crisi, con livelli di produzione
particolarmente bassi e la ricostruzione potrebbe essere come è
stato dopo il sisma del '97 una delle leve per favorire una
ripresa di questo settore. Abbiamo notato come in questa
occasione, a distanza di tre anni dal sisma, il 4-5 per cento
degli edifici danneggiati sono stati cantierizzati, mentre
all'epoca era oltre il 40 per cento e, quindi, evidentemente,
siamo con un ritardo particolarmente rilevante".
Ricostruzione lenta non aiuta l'edilizia
Per "ritardi accumulati nell'avvio dei cantieri" dice Bankitalia