Umbria

Un arresto per caporalato in autolavaggio

Secondo carabinieri 'low cost' grazie lavoratori sfruttati

Redazione Ansa

Arrestato, ai domiciliari, dai carabinieri un egiziano di 23 anni che insieme al fratello (irreperibile) è accusato di avere sfruttato il lavoro di quattro connazionali impiegati nell'impianto di lavaggio low-cost di auto a Città di Castello (sottoposto a sequestro). A suo carico è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip di Perugia. Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (il cosiddetto caporalato), falso per induzione in errore del pubblico ufficiale, nonché numerose violazioni sulla prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro i reati contestati.
    Dalle indagini, iniziate un anno fa, è emerso che gli imprenditori egiziani con la loro attività avevano di fatto "alterato i prezzi di mercato". I lavoratori - è stato riferito dai militari del nucleo ispettorato del lavoro - erano impiegati per 12 ore al giorno e venivano retribuiti con trenta euro.
    Secondo gli investigatori, inoltre, dovevano pagare 150 euro al mese per un posto letto concesso dai datori di lavoro.
   

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