(ANSA) - PERUGIA, 7 DIC - Colpito alle spalle, "e non di
fronte", con un "violento pugno alla nuca (e non al volto)":
sarebbe morto così Emanuele Tiberi, 29 anni, fuori da un locale
di Norcia il 29 luglio. Secondo i familiari della vittima lo
"hanno provato le indagini", sostengono in nota dei loro legali,
gli avvocati Giovanni Ranalli, Francesco Cipriano e Andrea
Andreini.
Nei giorni scorsi era stato ipotizzato che tra Tiberi e
Cristian Salvatori, 33 anni, accusato della sua morte, ci fosse
stato una sorta di 'gioco'. Secondo la famiglia Tiberi, invece,
un "testimone ha affermato che Emanuele non aveva ceduto alle
provocazioni" dell'altro, ma, "anzi, lo aveva esortato a
'lasciarlo stare'". "Ha riferito - sostengono ancora i legali -
che, stante l'insistenza di Salvatori, Emanuele si era
allontanato. Tuttavia, veniva raggiunto alle spalle da Salvatori
che gli sferrava un violentissimo colpo 'da dietro' e senza
possibilità di difesa alcuna". Per i legali si tratta quindi "di
una scellerata azione violenta con esiti fatali".
Famiglia morto Norcia, colpito a spalle
Per congiunti pugno "alla nuca" in "scellerata azione violenta"