Umbria

Confcommercio, sequestro mette a terra

Per Allegrini "forse voglia reagire dà un pò fastidio"

Redazione Ansa

"Questa notizia ci sconvolge e mette nuovamente a terra una comunità che sta ripartendo. Forse a qualcuno questa nostra voglia di reagire dà un po' fastidio": a dirlo il presidente di Confcommercio Valnerina, Alberto Allegrini, commentando la notizia del sequestro del centro polivalente di Norcia.
    "La struttura realizzata con le tante donazioni raccolte, dal giugno scorso era operativa e funzionale ed ha permesso lo svolgimento di diverse manifestazioni e iniziative che hanno contribuito a riportare gente in città, quindi a far respirare il tessuto socio economico", ha sostenuto ancora il presidente.
    "La nostra città - ha aggiunto - si è subito rimessa in moto sin dalle prime ore dopo il sisma e con tenacia e caparbietà, grazie all'operato delle Istituzioni in sinergia con l' amministrazione comunale, si è rialzata. Notizie come queste, il secondo sequestro in pochi giorni, ci inducono a riflettere che potrebbero arrivarne altre".

Altro sequestro e altri avvisi di garanzia per le strutture realizzate a Norcia in seguito al terremoto che nel 2016 ha colpito l'Umbria e il centro Italia. Dopo "Casa Ancarano", questa volta i sigilli sono scattati per il centro polivalente firmato dall'architetto Stefano Boeri. Indagato nel procedimento (per il quale ha parlato di "gigantesco equivoco") così come il sindaco Nicola Alemanno, già candidato alle scorse elezioni con Forza Italia. "Ritengo importante esprimere a nome del Governo la fiducia nei confronti di coloro che operano e che hanno lavorato alla ricostruzione in emergenza all'indomani del sisma che ha colpito l'Italia Centrale" la reazione della commissaria per la ricostruzione posta sisma 2016, Paola De Micheli. La struttura è considerata uno dei simboli della rinascita della città di San Benedetto, realizzata grazie ai fondi raccolti dalla campagna "Un aiuto subito terremoto centro Italia" portata avanti dal Corriere della Sera e TgLa7. Nell'ambito del sequestro preventivo, la procura della Repubblica di Spoleto ha inviato anche un avviso di garanzia che ha raggiunto il sindaco Alemanno e l'architetto Boeri, coinvolto come direttore dei lavori. A loro viene contestato che il centro polivalente sia stato realizzato "in assenza del necessario permesso a costruire e dell'autorizzazione paesaggistica". I magistrati hanno rilevato quella che a loro avviso è la non temporaneità della struttura, costruita invece con le procedure dell'emergenza-urgenza che ne sono alla base. Il giudice ha ritenuto che l'inapplicabilità della disciplina straordinaria post sisma "sembra emergere inequivocabilmente dalla natura dell'opera". Che già in fase di progettazione, è scritto nel decreto di sequestro, "veniva indicata come 'permanente polivalente in legno a uso sociale', contrariamente a quanto previsto nella disciplina legale della procedura amministrativa seguita, la cui applicazione è limitata a opere temporanee". Nel sequestro si ipotizza inoltre la violazione della normativa paesaggistica, dato che l'edificio, da tempo completato e utilizzato per varie attività, ricade all'interno del Parco nazionale dei Monti Sibillini. In un sito d'interesse comunitario. E per il giudice "l'abuso edilizio commesso è destinato ad avere un'incidenza negativa sulle diverse matrici ambientali ed un impatto su una zona oggetto di particolare tutela". Dopo il nuovo sequestro (analogo a quello del centro polivalente di Ancarano per il quale non è stata comunque contestata la violazione paesaggistica) il sindaco Alemanno ha deciso di tacere. Convocando una conferenza stampa domani nella piazza antistante alla basilica di Norcia quasi completamente crollata dopo il sisma. "Sono sereno e tranquillo. Credo che si tratti di un gigantesco equivoco" il commento invece di Boeri, una delle star dell'architettura italiana. "Non so come si faccia a dire - ha sostenuto - che non è temporaneo. E' smontabile e rimontabile completamente, impianti inclusi. Allora anche tutte le casette non sono temporanee". "Mi spiace, veramente, per la popolazione che ha vissuto una vicenda drammatica - ha affermato ancora Boeri - e si vede privata dell'unico luogo di aggregazione sicuro".

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