Umbria

Marcia della pace da Perugia ad Assisi per 'vincere l'indifferenza'

Hanno preso parte alla manifestazione circa centomila persone. Studenti Amatrice, qui per guardare avanti

Redazione Ansa

Contro guerre e violenze ma soprattutto per vincere "l'indifferenza", delle istituzioni internazionali e del singolo che pensa 'io non c'entro', in tanti, soprattutto giovani, hanno partecipato alla Marcia della pace e della fraternità da Perugia-Assisi. Circa centomila - secondo gli organizzatori - arrivati da 500 città. Tra loro una decina di studenti di Amatrice simbolo del terremoto del 24 agosto, qui "per provare a rinascere e guardare avanti". "Un fiume umano di pace che inquieta e orienta la storia" come l'ha definita padre Enzo Fortunato del Sacro Convento di Assisi. Nella quale si sono fusi i gonfaloni di 300 enti locali e l'allegria di 118 scuole, i simboli dell'associazionismo e del volontariato, con l'iride della bandiera della pace a farla da padrone. Quasi nessuna bandiera di partiti politici invece, come voleva chi ha organizzato la Marcia.

Nel lungo corteo ha sfilato un pezzo d'Italia, dalla Scuola di pace della Valle d'Aosta al Centro di solidarietà di Messina e Marsala. Le associazioni impegnate contro la violenza sulle donne e chi ha chiesto "verità per Giulio Regeni". Insieme ai rifugiati di tanti Paesi, come Gambia, Senegal e Mali. Tutti dietro a quello striscione con scritto "Vinci l'indifferenza", perché "ora tocca a te".

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