Umbria

Guede chiederà revisione del processo

Istanza entro luglio alla Corte di Firenze

Redazione Ansa

Rudy Guede chiederà la revisione del processo con cui è stato condannato a 16 anni di reclusione per l'omicidio di Meredith Kercher che sta scontando a Viterbo. I suoi nuovi difensori ritengono infatti che ci sia un "conflitto di giudicato" tra la sentenza d'appello che lo ha ritenuto responsabile per il delitto e quella, definitiva, che ha assolto Raffaele Sollecito e Amanda Knox. Ora la condanna di Guede "non regge più", ha sintetizzato l'avvocato Tommaso Pietrocarlo. Il legale, parlando con l'ANSA, non si nasconde che è "un'ipotesi complessa" quella di revisione che sarà proposta alla Corte d'appello di Firenze entro luglio. I giudici, quasi certamente non prima della fine dell'estate, dovranno stabilire se sia ammissibile e poi, eventualmente, valutarla nel merito. "Dal punto di vista della logica - ha comunque sottolineato il legale - mi pare difficile dire che non incide la sentenza che ha assolto, come giusto, Sollecito e la Knox". Guede e gli ex fidanzati arrivarono insieme all'udienza preliminare ma poi le loro strade processuali si separarono. L'ivoriano ottenne il processo con il rito abbreviato (che prevede uno sconto di un terzo sulla pena), venendo condannato a 30 anni di reclusione in primo grado, scesi a 16 in appello e quindi confermati in Cassazione. Sollecito e la Knox scelsero invece il processo ordinario: sono stati così prima condannati e poi assolti dalla Suprema Corte con una decisione definitiva. Tutti e tre si sono sempre proclamati estranei all'omicidio compiuto a Perugia, in via della Pergola. "La sentenza d'appello per Guede presuppone un concorso con altri due. Se li eliminiamo, come è giusto sia, non regge più, non si spiega il ruolo del nostro assistito", ha ribadito l'avvocato Pietrocarlo che sta lavorando al ricorso con la collega Monica Grossi. "E' pacifico - ha detto ancora il legale - che Rudy non è l'esecutore materiale del delitto. E quale è l'arma se la Cassazione ha stabilito che non c'entra il coltello indicato dall'accusa, facendone 'carta straccia'?". Altra questione è l'effrazione a una delle finestre della casa di via della Pergola che per gli inquirenti sarebbe stata simulata per far pensare a uno sconosciuto (ma anche in questo caso Sollecito e la Knox sono stati assolti). "Guede è estraneo a questo - ha detto ancora Pietrocarlo - e se eliminiamo la Knox dalla scena, come ha fatto la Cassazione, non può che essere entrato in casa con Meredith come ha sempre sostenuto. C'è poi una perizia medico-legale dalla quale non emerge in maniera certa la violenza sessuale sulla vittima. Anche in questo caso come ha sempre affermato Rudy". "L'americana poi - ha sostenuto il legale - è stata condannata per calunnia avendo falsamente accusato Patrick Lumumba (che sapeva estraneo all'omicidio), sempre in base all'accusa, per sviare i sospetti da Guede che sarebbe stato invece presente. Ma visto che la Knox è stata assolta cade anche questo aspetto". Punti che i nuovi legali (da poco subentrati a quelli 'storici' di Perugia) stanno terminando di elencare nella richiesta di revisione. Intanto l'avvocato Pietrocarlo ha incontrato Guede in carcere. "E' una persona umanamente squisita - ha detto -, educata. Un ragazzo per bene".

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