Trentino

Messa in sicurezza dell'Isarco, lavori completati a Vipiteno

Per il progetto sono stati investiti 800.000 euro

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 31 MAG - L'Ufficio sistemazione bacini montani Nord ha completato un altro lotto dei lavori di messa in sicurezza del fiume Isarco nei Comuni di Vipiteno e Vizze.
    Il fiume Isarco attraversa il fondovalle nei Comuni di Vipiteno e Vizze e con le sue piene rappresenta un pericolo per questi territori. Per tale motivo, da anni sono in corso lavori per garantire la protezione del bacino idrografico dell'Isarco.
    L'ultimo dei tre lotti di lavori previsti, alla fine della zona artigianale, è stato ora ultimato.
    "Il completamento di questa terza fase di lavori - riferisce il responsabile dei lavori e direttore dell'Ufficio sistemazione bacini montani Nord, Philipp Walder - fa seguito ai progetti precedenti e rientra in un concetto globale che punta ad aumentare la protezione del territorio da eventuali, future, piene. Il nuovo tratto si estende dal nuovo ponte pedonale all'ex centro di riciclaggio ed è lungo circa 110 metri".
    "La sezione idraulica è stata ampliata per contenere la portata di piena - riassume l'ingegnere di progetto Lukas Pichler - Per migliorare l'ecologia del corso d'acqua, sono stati realizzati dei pennelli nell'alveo, ovvero delle opere trasversali di difesa della sponda in massi ciclopici, in modo da invitare il fiume Isarco a scorrere in modo leggermente meandriforme, e l'alveo è stato reso più interessante per gli esseri viventi variando il flusso e la profondità dell'acqua".
    "L'ampliamento della protezione contro le piene dell'Isarco a Vipiteno e a Vizze è di fondamentale importanza per garantire la sicurezza dei nostri cittadini - sottolinea l'assessore provinciale alla Protezione civile, Arnold Schuler - Con il completamento di questo lotto di lavori, compiamo un altro passo per ridurre al minimo il rischio di inondazioni e allo stesso tempo migliorare l'ecologia del corso d'acqua".
    Per il progetto sono stati investiti 800.000 euro, grazie ai fondi congiunti garantiti dal Pnrr e dal Fondo di sviluppo e coesione Fsc 2021-2027 dell'Ue. (ANSA).
   

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