Trentino

Siccità: biwi,dalle stalle una risposta all'emergenza idrica

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLZANO, 23 MAR - L'allevamento di bestiame può contribuire a dare una risposta al problema dell'emergenza idrica. Ne sono convinti all'impianto di biogas "biwi" (Biogas Wipptal Srl), in Alta val d'Isarco, dove si punta alla valorizzazione del letame e dei liquami provenienti dall'allevamento zootecnico.
    Il gas risultante, spiega una nota di "biwi", "viene trasformato in biometano di alta qualità, successivamente liquefatto in bio-GNL che può essere utilizzato per alimentare veicoli come i camion. Questo processo, inoltre, origina CO2, che viene messa a disposizione dell'industria alimentare.
    Infine, dalle parti liquide viene estratto concentrato di fertilizzante, e tutto quello che rimane è acqua limpida".
    A testimoniarlo c'è un acquario, installato presso l'impianto, che viene alimentato dall'acqua recuperata dai liquami. A parte i pochi litri necessari per il piccolo acquario, l'acqua recuperata da "biwi", la cui qualità è costantemente monitorata, finisce direttamente nel Rio di Vizze.
    Manfred Gius, amministratore delegato di biwi, viene spesso interpellato sulla questione dei nitrati che possono finire nelle falde acquifere a causa dell'allevamento di bestiame da latte: "Noi di 'biwi' - spiega - raccogliamo i liquami dagli agricoltori e diamo loro esattamente la quantità di fertilizzante di cui hanno bisogno, risolvendo così a monte il problema dei nitrati. Inoltre recuperiamo quell'acqua che, altrimenti, volendo esagerare, lascerebbe filtrare i nitrati nelle falde acquifere".
    Ma quanta acqua può essere restituita al ciclo naturale attraverso l'osmosi inversa operata da biwi? Gius non ha dubbi in merito: "A pieno carico ne recuperiamo circa 50.000 metri cubi l'anno, quantità equivalente al consumo annuo di un intero paese di 1.000 abitanti". (ANSA).
   

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